hotspot per migranti a sud della Libia

di Valentina Stella Il Meridione 26 giugno 2018

Italia e Libia non possono essere lasciate solo sul fronte dell’immigrazione: è questa la sintesi della visita di ieri del Ministro dell’Interno Matteo Salvini che si è recato nel Paese nordafricano per discutere con le autorità locali del problema dei flussi migratori. Incontrando il suo omologo a Tripoli, Abdulsalam Ashour, il responsabile del Viminale ha assicurato che il suo “impegno sarà massimo per rinsaldare l'amicizia tra i nostri due Paesi e la collaborazione su tutti i fronti, a partire dall'emergenza immigrazione. Confermo che il Governo italiano si adopererà per più ampie partnership economiche e commerciali con la Libia”. Sul piano pratico, come Salvini ha dichiarato in una conferenza stampa congiunta con il vicepresidente libico Ahmed Maiteeq, si escludono hotspot dell’accoglienza nel nostro Paese: “sarebbe un problema per noi e per la Libia stessa perché i flussi della morte non verrebbero interrotti. Noi abbiamo proposto centri di accoglienza posti ai confini a Sud della Libia per evitare che anche Tripoli diventi un imbuto, come Italia”. I libici invece rifiutano “categoricamente" la proposta circolata in ambito europeo di realizzare campi per migranti nel loro Stato, non essendo consentito dalla legge. Nella prima metà di settembre prevista una conferenza sull'immigrazione illegale con la visione italiana e libica.  Intanto da Bruxelles trapela ottimismo per l’incontro di domenica: "il mini summit sui migranti è stato molto positivo e costruttivo - ha detto il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas - è meglio trovare soluzioni europee piuttosto che soluzioni unilaterali”. Situazione ancora di stallo per l'ong tedesca Lifeline bloccata in mare da 5 giorni con a bordo 239 migranti senza possibilità di attraccare in alcun porto: “siamo stati rifiutati da Germania, Olanda, Italia. Oggi (ieri, ndr) chiederemo alla Francia di accoglierci", ha detto Axel Steier, rappresentante dell'Ong Lifeline. Mentre il comandante ha replicato a Matteo Salvini così: “salvare vite umane non è un crimine, non dovrebbe mai esserlo”. Contemporaneamente l'armatore danese Maersk Line ha confermato che un suo portacontainer con a bordo 108 migranti soccorsi nel Mediterraneo resta bloccato al largo della Sicilia nell'attesa di una risposta delle autorità italiane. Un omaggio ai migranti è arrivato invece dal famosissimo street artist  Bansky con due opere a sorpresa apparse sui muri di Parigi: la prima raffigura una bambina intenta a coprire una svastica con una bomboletta spray, l’altra  un uomo che offre ad un cane l'osso della sua stessa zamba amputata.

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