Ballottaggi: al voto 76 Comuni

di Valentina Stella Il Meridione 24 giugno 2018

Oggi in 76 Comuni italiani superiori ai 15000 abitanti (compreso il Municipio III di Roma) si torna al voto per i ballottaggi delle elezioni amministrative. Dopo il primo turno dello scorso 10 giugno, quando i Comuni interessati erano 760, adesso saranno invece 2 milioni e 793mila gli elettori chiamati a scegliere i propri sindaci. Si vota solo domenica: i seggi rimarranno aperti dalle 7 alle 23, lo scrutinio inizierà subito dopo la loro chiusura. Quattordici i capoluoghi di provincia interessati: Sondrio, Imperia, Massa, Siena, Pisa, Terni, Viterbo, Brindisi, Avellino, Teramo, Siracusa, Ragusa e Messina;  Ancona è l'unico capoluogo di regione. Nei grandi Comuni al voto è in vantaggio il centrodestra in 29 città, il centrosinistra in 20, i Cinque Stelle si giocano tutto in 7 centri. Si tratta dunque di un appuntamento elettorale politicamente significativo: Lega e pentastellati non si sono presentati come un unico asse e  Matteo Salvini e Luigi Di Maio, nonostante gli impegni nel governo Conte, si sono spesi in prima persona nelle piazze in giro per l’Italia a favore dei loro candidati. Per il Partito Democratico sarà invece una prova di sopravvivenza soprattutto nei fortini rossi in Toscana. Al primo turno abbiamo assistito al flop del Movimento 5 Stelle; chi invece ha guadagnato consensi  rispetto al voto del 4 marzo, è stato l’intero centrodestra trainato dalla Lega. Dati confermati da un recente sondaggio Ipsos: il gradimento del Carroccio al 4 marzo era del 17,4%, ora raccoglie il 30,1% dei consensi contro il 29,9% del movimento grillino che dalle elezioni politiche ha perso quasi tre punti percentuali. Insomma i toni duri di Salvini, la gestione dell’Aquarius, il presunto censimento dei campi rom hanno determinato il suo sorpasso all’altro vicepremier Luigi Maio sempre più in affanno. Secondo l’Istituto Cattaneo nella maggior parte dei casi, per la precisione in 43 Comuni su 76, il ballottaggio prevede però una sfida “tradizionale” tra il centrodestra e il centrosinistra. In altri 17 casi, una delle due coalizioni principali (centrodestra e centrosinistra) si troverà a competere con una lista civica. È anche vero però – come sottolinea la fondazione di ricerca con sede a Bologna – che in 19 casi di ballottaggio, il Movimento 5 stelle si trova ad essere il terzo classificato: «un esito che non gli ha consentito di accedere al secondo turno, ma che permette ai suoi elettori di giocare un ruolo decisivo nella contesa tra i due candidati più votati».

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