Cyberspionaggio Revocate le misure per gli Occhionero

di Valentina Stella Il Dubbio 7 giugno 2018

Il giudice Bencivinni ha disposto ieri la revoca di tutte le misure cautelari a cui erano sottoposti i fratelli Giulio e Francesca Occhionero, accusati dalla Procura di Roma di cyberspionaggio. Giulio Occhionero dopo circa un anno di custodia cautelare nel carcere di Regina Coeli era stato liberato lo scorso gennaio e sottoposto all’obbligo di dimora a Roma, con permanenza notturna, nonché al quotidiano obbligo di firma. La sorella era sottoposta alla sola misura dell’obbligo di dimora nella capitale, dopo aver scontato 8 mesi a Rebibbia. Ieri l’approvazione della richiesta di revoca degli avvocati difensori Parretta e Bottachiari, a cui si era opposto il pm Albamonte. Nel provvedimento il giudice evidenzia che «occorre evidenziare che nessuno dei due ha, allo stato, manifestato inclinazione a sottrarsi all’esecuzione delle misure cautelari, con la conseguenza che non può affermarsi l’esistenza di un effettivo e prevedibilmente prossimo pericolo di allontanamento». Inesistente anche «il pericolo di reiterazione di nuove condotte delittuose». «Esprimiamo la nostra soddisfazione – commentano al Dubbio Giulio e Francesca Occhionero - per il provvedimento adottato dalla giudice Bencivinni, a seguito di una lunga fase istruttoria, caratterizzata anche da aspetti tecnicamente molto complessi, nei quali ha ritenuto di entrare profondamente nel merito. Riteniamo che – aggiungono - non solo non siano emerse nostre responsabilità, ma si stiano chiaramente delineando responsabilità di terze parti. Per lo stesso motivo siamo fiduciosi nel lavoro della Procura di Perugia ad abbiamo ottimi motivi per ritenere che esso porti ad individuare i responsabili delle fabbricazioni di notizie di reato false. Ciò è anche evidentemente disallineato rispetto all’immagine che taluno voleva rendere di noi come quella di individui che non riconoscerebbero l’autorità giudiziaria». La sentenza di primo grado è attesa per il 17 luglio.

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