Oggi la presentazione della nuova rivista dell'Anf

 Valentina Stella Il Dubbio 24 febbraio 2023

Stamattina dalle 10:30 alle 13 presso l’Hotel Nazionale di Roma si terrà il convegno dal titolo “La Giustizia che vogliamo – Le proposte degli avvocati italiani” organizzato dall’Associazione Nazionale Forense, in  media partnership con il Sole 24 Ore. Nel corso del dibattito verrà presentata la rinnovata rivista “Rassegna degli avvocati italiani”. Come ci spiega Giampaolo Di Marco, Segretario generale dell’Anf, “quasi mezzo secolo di storia dell’Avvocatura, e possiamo dire della Giustizia, è passato attraverso le pagine di riflessione e analisi della Rassegna degli Avvocati Italiani, storica rivista di ANF – Associazione Nazionale Forense, che a partire da questo numero cambia pelle e diviene una rivista on-line”. “Le sue pagine” – ci spiega -  “costituiscono una testimonianza inestimabile di storia sindacale e alla direzione della Rassegna si sono alternati colleghi che hanno fatto la storia dell’avvocatura. Anche oggi, attraverso le pagine di questa rivista, la nostra Associazione desidera raccontare non solo sé stessa, il suo pensiero ma anche parlare dell’avvocatura, del suo ruolo in un mondo in cambiamento vorticoso e della nuova identità che essa va assumendo nel tempo”. Secondo Di Marco “in questi decenni, e specialmente nell’ultimo, l’avvocatura italiana è cambiata. Ora deve farsi trovare pronta, pronta insieme a tutto il Paese per affrontare sfide importantissime di modernizzazione e di rilancio, legate all’attuazione del PNRR. I processi di riforma della giustizia non ci soddisfano appieno, per cui ANF sta facendo sentire la sua voce in ambito istituzionale. Continueremo a farlo, e continueremo a dare, anche attraverso la Rassegna, l’apporto al dibattito pubblico, guidati dalla cultura della tutela dei diritti soggettivi e dell’inclusione”. Tra i relatori del convegno la presidente del Cnf Maria Masi, Mario Scialla, Coordinatore dell’Ocf, Marcello Pacifico, direttore responsabile della rivista, Carmela Milena Liuzzi, Presidente Anf, Silvia Lumediluna, Amministratore delegato Assita Spa-Partner dell’Anf. Al centro della discussione ci saranno ovviamente le riforme del processo penale e civile; quest’ultima entra a pieno regime proprio il 28, nonostante sia la magistratura sia l’avvocatura non siano totalmente pronte ad affrontare i nuovi riti, in una ottica improntata più all’efficientismo che alla qualità della giurisdizione. Tanto è vero che sempre lunedì presso la sede dell’Anm a Roma si terrà una conferenza stampa congiunta di Associazione nazionale magistrati, Associazione italiana giovani avvocati, Associazione nazionale forense, Unione nazionale camere civili, sulle criticità riguardanti l’imminente entrata in vigore della riforma del rito civile. Forse la prima fatta insieme da avvocatura e magistratura. Oggi, invece, poi si parlerà sicuramente del ruolo dell’avvocato soprattutto guardando al futuro. Secondo il rapporto Censis dello scorso anno è calato il numero degli avvocati italiani, con un saldo finale fra iscrizioni e cancellazioni che per la prima volta risulta negativo per 1.604 unità. L’aspetto preoccupante è che non solo i legali abbandonano la libera professione per ambire a posti fissi, ma non accedono più ad essa. “Avvocato? Anche no, grazie”. A ciò si associa un numero sempre minore di iscritti a giurisprudenza. E allora come reagire alla crisi? 

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