Funerali di Stato per 19 delle 42 vittime del ponte Morandi

di Valentina Stella Il Meridione 19 agosto 2018

Si sono svolti ieri a Genova, al padiglione della Fiera, i funerali di Stato per 19 delle 42 vittime del crollo del ponte Morandi. In prima fila il presidente della Repubblica Mattarella, accolto da un lungo applauso, e il premier Giuseppe Conte. Il disastro, ha detto nella sua omelia l'arcivescovo di Genova , cardinale Bagnasco, “ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferita è profonda”, e “la giustizia doverosa non cancellerà la tragedia”, ma la città “non si arrende: l'anima del suo popolo continuerà a lottare” e “sapremo trarre dal nostro cuore il meglio”. Un lungo e commosso applauso si è levato  quando, durante la celebrazione, sono stati letti i nomi di battesimo dei morti. Ma il battimano si è più volte sentito quando sono entrate le varie squadre dei vigili del fuoco e dell’Usar intervenuti sul luogo del disastro. "Genova - ha detto il Capo dello Stato - è stata colpita. Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l'ho percorso tante volte, anche di recente. È una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. È una tragedia inaccettabile". Il presidente, che prima del funerale si è recato sul luogo del crollo, ha auspicato "un accertamento rigoroso delle responsabilità" per il disastro. Fischi  hanno accolto alcuni parlamentari del Pd, mentre applausi prolungati si sono levati per i rappresentanti del governo Di Maio, Salvini e Toninelli. Dopo i funerali, il presidente della Camera Roberto Fico si è scusato con i familiari delle vittime “a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Le scuse - ha aggiunto Fico - sono sempre una parola importante, anche se non è mia colpa oggi”. Mentre il ministro dell'Interno Matteo Salvini si è intrattenuto in particolare con i parenti del piccolo Samuele Robbiano, di 8 anni, morto nel crollo del ponte con i genitori Roberto e Ersilia. Cinquemila i partecipanti, circa 400 uomini delle forze dell'ordine a presidiare l'area. Erano presenti anche l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci e il presidente Fabio Cerchiai, a cui il vicepremier Di Maio ha mandato un messaggio rispondendo ad un familiare di una delle vittime del crollo:  "Stai tranquillo, questi i nostri ponti e le nostre strade non li gestiranno mai più”. Hanno partecipato alla messa solenne anche i giocatori di Genoa e Sampdoria arrivati insieme ai funerali. Al termine della cerimonia cattolica vi è stata anche una preghiera islamica per due delle vittime che appartenevano a questa fede. Le famiglie delle altre 20 vittime finora recuperate hanno deciso per i funerali in forma privata, alcuni dei quali si sono già svolti, come nel caso delle vittime originarie di Torre del Greco. Non va dimenticato il dramma delle centinaia di sfollati che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, alcune delle quali verranno abbattute. In merito, Cassa depositi e prestiti e il Comune di Genova, in coordinamento con la Regione Liguria e le altre istituzioni coinvolte, hanno messo a disposizione del sistema di protezione civile la struttura ricettiva "Palazzina Ex Casa delle Infermiere", al fine di ospitare le famiglie colpite dal crollo del Ponte Morandi.  La struttura  ha una superficie utile di 2.200 mq ed è suddivisa in 40 residence già arredati, in grado di accogliere oltre 100 persone. Intanto sotto le macerie è stato recuperato l'ultimo disperso, Mirko Vicini, operaio di 31 anni che stava lavorando per la municipalizzata genovese Amiu con un contratto trimestrale. Il bilancio delle vittime, ancora non ufficiale perché alcuni corpi devono ancora essere identificati, sale dunque a 42. La lista dei dispersi ora è azzerata, ma la Protezione civile avverte che potrebbero esserci altri morti di cui non è stata denunciata la scomparsa, come alcuni senzatetto. Intanto lunedì 27 agosto il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, riferirà alle commissioni competenti. Ieri pomeriggio è stata anche indetta una conferenza stampa di Autostrade per l’Italia; l’ad Castellucci ha detto: “mi scuso profondamente, esprimo cordoglio e vicinanza alle vittime, ai loro familiari, ai loro amici, ai genovesi, ai soccorritori per i quali ho ammirazione. È uno strazio che mi porto nel cuore. La prima azione è per le famiglie delle vittime. Abbiamo stanziato un fondo per le esigenze immediate che affineremo con il Comune e che verrà gestito dal Comune. Abbiamo un progetto che ci permette in otto mesi, tra demolizione e ricostruzione di avere un nuovo ponte in acciaio. Altri temi, come il rapporto tra noi e governo, li tratteremo un'altra volta”. Mentre il presidente di Autostrade Cerchiai: “Questa terribile realtà condizionerà l'esistenza delle famiglie. Faremo quanto nelle nostre possibilità per alleviare le loro sofferenze".

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