Papa Francesco a Dublino sulla pedofilia: “Flagello da eliminare ad ogni costo”

di Valentina Stella Il Meridione 26 agosto 2018

Papa Francesco è in Irlanda, a Dublino, per uno dei suoi viaggi più difficili. Si trova lì per l'Incontro mondiale delle famiglie, ma lo scandalo pedofilia ha messo in ombra l’atteso evento, non senza polemiche. Il Paese è stato travolto dagli scandali negli anni passati: dal gennaio 1975 si sono registrate 1.259 denunce di abusi contro 489 sacerdoti o religiosi in 26 diocesi, e di questi accusati, solo 36 sono stati portati di fronte ai tribunali penali. Ma è di poco tempo fa anche la tempesta proveniente dalla chiesa cilena, decapitata dei suoi vertici, dei quali il Papa ha chiesto le dimissioni, dopo molteplici casi di pedofilia riportati in un rapporto. Parlando al Castello della città davanti alle autorità, alla società civile e al corpo diplomatico, il Pontefice ha toccato il tema più delicato e atteso: gli abusi sessuali su minori perpetrati da preti. Papa Francesco ha pubblicamente riconosciuto “il fallimento delle autorità ecclesiastiche, vescovi, superiori religiosi, sacerdoti e altri, nell'affrontare adeguatamente questi crimini ripugnanti. Non posso che riconoscere il grave scandalo causato in Irlanda dagli abusi su minori da parte di membri della Chiesa incaricati di proteggerli ed educarli". Quanto è accaduto, ha affermato, “ha giustamente suscitato indignazione e rimane causa di sofferenza e di vergogna per la comunità cattolica". “Io stesso - ha scandito - condivido questi sentimenti”. Nel primo discorso di questo complicato viaggio, il Papa ha ricordato che il suo predecessore, Benedetto XVI, non risparmiò parole per riconoscere la gravità della situazione e domandare che fossero prese misure veramente evangeliche, giuste ed efficaci in risposta a questo “tradimento di fiducia”. “Il suo intervento franco e deciso continua a servire da incentivo - ha precisato - agli sforzi delle autorità ecclesiali per rimediare agli errori passati e adottare norme stringenti volte ad assicurare che non accadano di nuovo”. “Ogni bambino - ha ricordato il Papa - è infatti un dono prezioso di Dio da custodire, incoraggiare perché sviluppi i suoi doni e condurre alla maturità spirituale e alla pienezza umana. La Chiesa in Irlanda ha svolto, nel passato e nel presente, un ruolo di promozione del bene dei bambini che non può essere oscurato". "È mio auspicio - ha poi assicurato Francesco - che la gravità degli scandali degli abusi, che hanno fatto emergere le mancanze di tanti, serva a sottolineare l'importanza della protezione di minori e adulti vulnerabili da parte dell'intera società. Ho ribadito l'impegno, un maggiore impegno, per eliminare questo flagello nella Chiesa a qualsiasi costo”. “In questo senso- ha concluso -  siamo tutti consapevoli dell'urgente necessità di offrire ai giovani un saggio accompagnamento e valori sani per il loro cammino di crescita”. Durissimo il commento di Marie Collins, irlandese ed ex vittima delle pedofilia da parte del clero, alle parole del Papa: "Deludente, niente di nuovo", ha dichiarato l'ex componente della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori, che si era dimessa in polemica con il Vaticano, a suo avviso troppo lento nel prendere decisioni contro i pedofili. Papa Francesco ha espresso anche il desiderio di appurare la verità sulla morte di padre Juan Viroche, il parroco di La Florida e Delfin Gallo, sobborghi di Tucuman in Argentina, trovato impiccato nella sua chiesa il 4 ottobre del 2016, con segni inequivocabili di percosse sul corpo e danni alle suppellettili che lasciavano capire che ci fosse stata una colluttazione. La morte, avvenuta dopo l'annuncio del sacerdote di aver raccolto le prove per denunciare alcuni personaggi (vicini al potere locale) che riteneva colpevoli di aver avviato delle ragazze minorenni alla prostituzione nei night club, è stata rapidamente archiviata come suicidio dalla magistratura di Tucuman. “Non dobbiamo avere paura. Ci sono state versioni contraddittorie su questo fatto. È bene che si indaghi per sapere cosa è successo”, ha detto ieri Papa Francesco rispondendo ad un inviato dell'AGI.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le commissioni di inchiesta in Parlamento

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»

«Ridurre l’arretrato civile del 90%? Una chimera» Nordio ripensa l’intesa con l’Ue