Acque agitate intorno alla Diciotti

di Valentina Stella Il Meridione 23 agosto 2018


Ancora acque agitate intorno alla nave Diciotti della Guardia Costiera attraccata da quasi tre giorni al porto di Catania con 177 migranti a bordo, salvati nel mare di Lampedusa, che per ordine del Viminale non possono sbarcare  finché l’Europa non garantirà una loro equa ripartizione. Il Ministro dell’Interno Salvini era stato chiaro in un suo twitt: “Dopo che il Pd e la sinistra hanno lasciato che l’Italia venisse INVASA da più di 700mila immigrati quello “imbarazzante” sarei io? Roba da matti...Io non mollo Amici, e vado avanti”.  Su una linea diversa rispetto al ministro leghista, come già dimostrato in passato, si è posto il presidente della Camera Roberto Fico, favorevole alla sbarco dei migranti: "La giusta contrattazione con i Paesi dell'Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone - tra cui alcuni minori non accompagnati - devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella Ue". Ieri pomeriggio il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, è salito sulla nave e dopo circa un’ora e mezzo è sceso senza rilasciare dichiarazioni. Il magistrato è titolare dell'inchiesta sul trattenimento dei profughi a bordo della Diciotti. L'indagine, che potrebbe ipotizzare anche il sequestro di persona, è ancora a carico di ignoti: qualora fossero individuate responsabilità da parte di esponenti del Governo la palla passerebbe al Tribunale dei Ministri. Poco prima un altro magistrato, il procuratore della Repubblica dei minori di Catania Caterina Ajello, aveva rivolto un appello al ministro Salvini chiedendo l'immediato sbarco dei 29 minori a bordo della nave in base al fatto che le convenzioni internazionali e le leggi italiane riconoscono ai minori il diritto ad ottenere il permesso per minore età e ad essere accolti in strutture idonee e ad aver nominato un tutore. Anche l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza ha chiesto formalmente informazioni sui minorenni presenti sulla nave Diciotti in una lettera indirizzata al Comandante generale della Guardia Costiera, Ammiraglio Giovanni Pettorino, e al Capo Dipartimento libertà civili del Ministero dell'interno, Prefetto Gerarda Pantalone richiamandosi al principio di non respingimento e al diritto a un'accoglienza adeguata. La nota a firma di Filomena Albano sottolinea che “i minorenni non possono essere respinti e devono essere adeguatamente accolti”. Intanto a Catania sempre ieri pomeriggio sono giunti il segretario del Partito Democratico Maurizio Martina e  anche Riccardo Magi, deputato di +Europa e Segretario di Radicali Italiani, il quale ha scritto su twitter di essere voluto partire  “per denunciare la gravissima azione del governo italiano che viola la legge tenendo decine di persone ostaggio su una nave della nostra Guardia Costiera. Vediamo se un giudice vorrà indagare con un decimo della solerzia con cui si è indagato sulle Ong Diciotti”. Al senatore del Pd Davide Faraone era stata negata un'ispezione sulla Diciotti "perché finora non è stata avviata alcuna indagine epidemiologica sulla nave militare”. Oggi una delegazione del Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà farà una visita ispettiva sulla nave: a decidere l’iniziativa il presidente Mauro Palma “in forza dei poteri conferiti all'Autorità di garanzia in quanto meccanismo di prevenzione nazionale ai sensi del protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti”.

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