Salvini: I nuovi capi di imputazione? Per me sono medaglie

di Valentina Stella Il Meridione 31 agosto 2018

“Siamo al lavoro da neanche tre mesi ma mi sembrano 30 anni visto il lavoro fatto e le inchieste. E oggi ho scoperto di avere altri 3 capi imputazione. Ma per me sono medaglie”: questa la dichiarazione del Ministro dell’Interno Matteo Salvini ieri in apertura di un incontro con il governatore Zaia in programma a Venezia, in merito all’inchiesta sulla nave Diciotti. In realtà si saprà poi che sarebbero due e non tre i nuovi reati che gli vengono contestati: sequestro di persona a scopo di coazione, in quanto secondo la Procura di Agrigento il vice premier avrebbe impedito lo sbarco per fare pressione sull’Unione Europea in direzione della ridistribuzione dei migranti, e l’omissione d’atti di ufficio poiché avrebbe ignorato la richiesta della Guardia costiera di un porto sicuro, indicando Catania solo come scalo tecnico. “Apprendo che esiste un nuovo reato, il ricatto all'Unione europea, non sapevo che esistesse. Stanno modificando il codice penale per il ministro dell'Interno. Bene, rivendico di aver ricattato l'Unione Europea” ha poi commentato fieramente il responsabile del Viminale, che è anche indagato insieme al suo capogabinetto per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Il leader della Lega ha poi concluso: “Non vedo l'ora di andare a spiegare le ragioni mie e della sicurezza del popolo italiano. Alcuni ministri erano indagati perché avevano rubato, io sono indagato perché ho difeso i confini e la sicurezza del mio Paese”. Per il Partito Democratico commentano le novità Lia Quartapelle, Responsabile Esteri Pd, e Franco Vazio, Vice Presidente Commissione Giustizia: “Salvini, indagato anche per sequestro di persona a scopo di coazione - punito con la reclusione sino a 30 anni - ricorrerà ancora all'immunità? Un reato gravissimo e anche umiliante per un Ministro dell'Interno, una vergogna per l'Italia. Al di là degli aspetti di mero diritto, il tema politico è che qualsiasi cosa abbia fatto e che farà sconfessa anni di propaganda grillina. Cosa dirà ora Di Maio, oramai scendiletto della Lega?”. Ma quali saranno i passi successivi? Il procuratore Luigi Patronaggio sta effettuando ulteriori accertamenti e verifiche: sta identificando tutti i migranti a bordo della nave della Guardia Costiera per garantirne la tutela dei diritti come persone offese e per problemi di carattere tecnico-giuridico. Lo scopo sarebbe quello di assicurare a tutti quelli presenti a bordo della Diciotti la piena tutela legale e la possibilità di costituirsi in giudizio contro il ministro dell’Interno. Oggi, dopo un ulteriore rinvio, dovrebbero arrivare gli atti dell’inchiesta agli uffici della procura di Palermo che avranno 15 giorni per inviare tutto al Tribunale di ministri che a sua volta avvierà la sua istruttoria decidendo entro 90 giorni se archiviare o trasmettere nuovamente le carte al procuratore della Repubblica che dovrà inoltrare l’autorizzazione a procedere al Senato. Allo stesso tempo il gip di Messina ha convalidato i fermi dei quattro scafisti che guidavano l’imbarcazione soccorsa dalla nave Diciotti e che si erano mimetizzati con gli altri extracomunitari. A tutti è stata applicata la custodia cautelare in carcere. I quattro - tre egiziani e un bengalese - sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violenza sessuale.

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