Separazione: Lega fa i dispetti a FI

 Valentina Stella dubbio 11 luglio 2025

C’è un piccolo giallo al Senato che ha come sfondo la discussione sulla riforma costituzionale della separazione delle carriere. Ieri per ben quattro volte nella sola mattinata è venuto a mancare il numero legale e il dibattito sugli emendamenti all’articolo 3 è stato sospeso altrettante volte. Non è la prima volta che capita: anche nei giorni passati, durante l’esame dello stesso provvedimento, è accaduto che durante la seduta di Palazzo Madama non ci fossero i numeri per proseguire. Ad essere assenti molti senatori tra i banchi della maggioranza. «Evidentemente questa riforma non piace nemmeno alla maggioranza che va avanti solo per inerzia e per la forza dei numeri, in una logica di scambio che umilia il Parlamento: non potendo presentare nessuna proposta di modifica subisce in silenzio una pessima legge imposta dal governo» ha commentato il presidente dei senatori del Partito democratico Francesco Boccia. Ironico invece il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli: « Sono talmente convinti della loro riforma che è la quarta volta oggi (ieri, ndr) che non si presentano in aula. Saranno impegnati a capire come funziona Signal». Il riferimento è al caso Almasri e al fatto che il capo gabinetto del Ministro Nordio che avrebbe consigliato di parlare sulla speciale piattaforma di messaggistica per garantire «massimo riserbo». Mentre sarebbe tutto normale a sentire il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: «Credo che la prossima settimana concluderemo il dibattito sulla separazione delle carriere, una discussione che è stata contingentata. Le mancanze del numero legale sono fisiologiche, non ci sono problemi di natura politica, anche perché la gente sa che i tempi del voto finale sono fissati, o la prossima settimana o il 22 luglio». In realtà viene da pensare che non sia così fisiologico che proprio su una riforma come quella che vorrebbe riscrivere l’ordinamento giudiziario e sulla quale la maggioranza ha puntato tantissimo si creino questi abbassamenti di tensione tra gli ‘azionisti’ che sorreggono il Governo. Da quanto appreso da fonti parlamentari sembrerebbe che a far mancare il numero legale sia stata la Lega per fare un dispetto a Forza Italia. In queste settimane ricordiamo  che c’è stato molto nervosismo tra i due partiti sulla questione dello Ius Scholae. Parrebbe quindi che il Carroccio voglia ingaggiare delle scaramucce con i forzisti e indispettirli sulla riforma a cui sono più legati. Comunque l’Aula di Palazzo Madama ieri ha bocciato tutti gli oltre cinquecento emendamenti all'articolo 3 del ddl sulla separazione delle carriere dei magistrati, che introduce due diversi Consigli Superiori, i cui componenti, sia togati che laici, non saranno più elettivi ma estratti a sorte. Secondo gli accordi, il Senato non ha tuttavia votato l'articolo, rinviando quindi alla seduta di martedì prossimo le dichiarazioni di voto e il sì definitivo al punto tre del testo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Garlasco, sì alla revisione del processo? Indagato Andrea Sempio

Lettera della famiglia Poggi

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»