Proposta Calderone

 Valentina Stella dubbio 24 luglio 2025

Non solo l’inchiesta Garlasco bis. Ora anche quella milanese sull’urbanistica finisce attenzionata dal deputato di Forza Italia Tommaso Calderone che presenta una interrogazione al Ministro Nordio per sollevare la presunta violazione del segreto investigativo. «L’inchiesta milanese che vede indagati diversi soggetti, tra i quali il sindaco Sala – si legge nell’atto di sindacato ispettivo presentato due giorni fa -  getta ancora una volta la luce su una questione ben più vasta e strutturale: la questione della fuga di notizie coperte da segreto istruttorio e comunque non divulgabili fino alla disclosure che avviene con l’udienza preliminare». Il fenomeno, per il parlamentare azzurro, «va ben oltre il caso milanese, e consente di ampliare  lo sguardo a ciò che accade troppo spesso nell’ambito di indagini a forte impatto mediatico o per il ruolo pubblico dei soggetti coinvolti o per le peculiarità della vicenda: atti coperti da segreto istruttorio, contenuti di conversazioni captate, chat whatsapp, come nel caso Sala,  riportate nel dettaglio con tanto di virgolettati, finiscono sui giornali, in palese violazione dell’articolo 114 del codice di procedura penale e 684 del codice penale»«Non risulta all’interrogante che alcuna procura abbia esercitato l’azione penale - obbligatoria nel nostro ordinamento - per procedere in ordine a tali fattispecie di reato, né, vieppiù, risultano condanne per tali capi d’imputazione». Per questo Calderone chiede di sapere «se e quanti siano i procedimenti penali pendenti per la violazione degli articoli 114 cpp e 684 cp e quante le eventuali condanne, definitive» e se, «alla luce della divulgazione di atti di indagine, nonché del processo mediatico costruito attorno al caso Sala e della conseguente imponente pubblica gogna subita da persone presunte innocenti, il Ministro interrogato non ritenga di valutare la sussistenza dei presupposti per attivare i propri poteri ispettivi, anche ai fini dell'eventuale esercizio dell'azione disciplinare»Ricordiamo che era stato lo stesso Ministro della Giustizia Carlo Nordio a sollevare a gran voce il problema due giorni fa durante una conferenza stampa: «È una porcheria che si venga ad apprendere notizie riservate o segrete dalla stampa: è accaduto 30 anni fa a Berlusconi, è accaduto a Sala e nel frattempo è accaduto a centinaia di persone. Serve una revisione del segreto istruttorio e della responsabilità di chi lascia diffondere queste notizie. Non è mai colpa del cronista ma di chi le fa trapelare o di chi non vigila abbastanza affinché non vengano diffuse». Vedremo ora cosa risponderà, dati alla mano, in Parlamento. 


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