Pdl Magi per numero chiuso
Valentina Stella Dubbio 25 luglio 2025
Numero chiuso per l'esecuzione della pena in carcere: oltre i posti letto regolari stabiliti del ministero della Giustizia, i detenuti in eccesso sconteranno la pena con misure alternative. È la proposta di legge a prima firma del deputato di +Europa Riccardo Magi - e sottoscritta da Pd, Avs, Iv, Azione - presentata ieri alla Camera come misura «strutturale e non emergenziale» al sovraffollamento carcerario. «In questo momento il carcere è in una situazione di illegalità e incostituzionalità – ha esordito Magi – Questa proposta non è una provocazione, è un’assunzione di responsabilità di fronte a quella che è divenuta la bancarotta dello Stato di diritto». «Ho sottoscritto convintamente questa pdl», ha aggiunto Roberto Giachetti (Iv) che ha trovato «vergognoso il fatto che il Governo dinanzi all’ennesima scesa in campo di Mattarella, di La Russa, del vice presidente del Csm Pinelli invece di limitarsi al silenzio abbiano messo in campo soluzioni propagandistiche, delle vere prese in giro. Quando si arriva a dire che il sovraffollamento in carcere è una garanzia perché più detenuti ci sono più si possono controllare tra loro per sventare suicidi (Nordio, ndr), siamo sul piano della psichiatria». In conferenza stampa sono intervenuti anche i deputati Federico Gianassi del Pd e Devis Dori di Avs. «È una proposta - ha affermato il primo - che lancia una sfida che merita di essere raccolta, coerente con i principi costituzionali. Chi può avere paura della Costituzione. È una riforma di sistema, non emergenziale. Su questa pdl ci si può confrontare apertamente». «L’iniziativa di Magi è non solo da sostenere, ma da portare avanti con le altre opposizioni in maniera convinta, l’obiettivo è 'suicidi zero' nelle carceri», ha spiegato Dori. A prendere la parola anche il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, che ha criticato le misure del Governo presentate due giorni fa al termine di un Cdm: «quella per i tossicodipendenti è inefficace perché si sovrappone a quella già esistente. E poi è prevista in un ddl che avrà tempi lunghi di approvazione. Per quanto concerne il piano di edilizia penitenziaria è pericoloso. Se veramente ci saranno dei container o prefabbricati significherà tagliare luoghi, spazi a realtà come Rebibbia e Bollate privandoli della loro funzione rieducativa. Per quanto concerne infine le telefonate, dovrebbero essere una al giorno».
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