Le reazioni alla relazione di Nordio

 Valentina Stella Il Dubbio 7 dicembre 2022

La reazione più attesa all’illustrazione delle linee programmatiche del Ministro della Giustizia Carlo Nordio era quella dell’Anm. Nessun comunicato, solo qualche dichiarazione del Presidente Giuseppe Santalucia a Rainews 24 sul tema delle intercettazioni: “le parole del ministro mi sembrano vaghe e ingenerose nei confronti di uno strumento che noi non ci divertiamo a utilizzare ma che in un Paese come il nostro, con un alto tasso di criminalità organizzata mafiosa e anche con il terrorismo che fino a qualche anno fa allarmava molto - ora meno - la pubblica opinione, resta uno strumento indispensabile”. «Dopo di che – ha aggiunto - siamo d’accordissimo che non debba essere l’occasione per violare il diritto delle persone alla riservatezza e alla privacy ma parlare di una selezione e di un uso pilotato delle propalazione all’esterno del materiale raccolto con le intercettazioni mi sembra, ripeto, un giudizio tanto vago quanto ingeneroso». Infine, ha detto il vertice del sindacato delle toghe: “ricorderei che c’è stata una riforma nel 2017-2018 che ha avuto come obiettivo proprio quello di evitare la diffusione indebita del materiale delle intercettazioni: chiederei al ministro, prima di annunciare l’ennesima riforma per la verità solo tratteggiata nel suo fine e non ancora illustrata nei suoi contenuti, di sapere se quella legge ha prodotto degli effetti positivi o no, se il riferimento alla diffusione delle notizie sia recente o appartenga al passato”.  Dal mondo politico centrodestra compatto intorno a Nordio insieme al Terzo Polo. Il leader della Lega Matteo Salvini: “Bene il ministro Nordio, avanti con la separazione delle carriere e una Giustizia più giusta ed equa”. Placet anche di Pierantonio Zanettin (FI): “Ho sinceramente apprezzato la relazione del ministro Nordio, tutta ispirata a principi liberali e garantisti”. Nordio promosso da Giorgia Meloni: “Io sono sempre stata convinta e rimango convinta del fatto che una riforma della giustizia debba avere due grandi obiettivi, le garanzie agli imputati e agli indagati e garantire la certezza della pena quando la sentenza passa in giudicato e credo che l'approccio che Nordio disegna sia di questo tipo”.  Soddisfazione anche dal senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto: “A differenza di alcuni Ministri ed esponenti politici di Governo dalle posizioni giustizialiste, le parole del Ministro Carlo Nordio confermano le sue note posizioni garantiste e fanno veramente piacere”. Negativo il giudizio del Pd col senatore Alfredo Bazoli: “Nella lunga e articolata relazione del ministro Nordio abbiamo trovato alcune buone intenzioni, tante contraddizioni e qualche nota preoccupante. Bene l'intenzione di portare a compimento la riforma Cartabia, ma perché allora rinviarne l'entrata in vigore di due mesi? Richiami a innovazioni nelle carriere dei magistrati ma ambiguità sulla riforma del Csm già approvata che le modifica. Tante parole sul garantismo, peraltro contraddette da una norma sul rave scritta in violazione di ogni principio di tassatività, offensività, proporzionalità. Accenni preoccupanti poi a riforme come la separazione delle carriere in grado di provocare nuove profonde spaccature nel mondo della giustizia, invece di puntare a riforme condivise come l'istituzione dell'Alta Corte di giustizia”. Bocciatura anche da parte del senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Scarpinato: “l’eventuale soppressione che, maggioranza e pezzi di opposizione propongono, dei delitti contro la PA dal meccanismo ostativo, l'ulteriore riduzione dell'area di applicazione del reato di abuso di ufficio, l'innalzamento a 5000 euro del limite dei pagamenti in contanti, il taglio alle spese per le intercettazioni, strumenti indispensabili per l'accertamento di reati dei colletti bianchi. Tutte queste intenzioni annunciate da lei e dal suo governo determinano, insieme all'assenza di leggi adeguate sul conflitto di interessi e sul lobbismo, un depotenziamento della capacità di risposta dello Stato al fenomeno della corruzione nelle sue molteplici declinazioni”. 

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