Camere penali minorili su Beccaria

 Valentina Stella Il Dubbio 29 dicembre 2022


Continuano le riflessioni su quanto accaduto all’Ipm Beccaria di Milano nel giorno di Natale. L’auspicio dell’Unione Nazionale Camere Minorili è quello che “tale episodio, frutto di molteplici criticità riguardanti il singolo istituto, non si presti a facili strumentalizzazioni e a derive giustizialiste, che si porrebbero in evidente contrasto con tutti i principi ispiratori del sistema di giustizia penale minorile, considerato da tutti gli osservatori internazionali assolutamente all’avanguardia”. Da loro anche un sollecito: “una maggiore attenzione da parte degli organi preposti, i quali dovranno, auspicabilmente, fornire a tutti gli operatori di settore le risorse necessarie, al fine di dare effettività alle norme costituenti il sistema di giustizia minorile, affinché lo stesso possa realmente esprimere tutte le sue potenzialità, ed essere concretamente efficace nei percorsi di responsabilizzazione riguardanti i ragazzi e le ragazze immessi nel circuito penale”.  La Camera Penale Minorile di Milano, attraverso una lettera aperta, invece riporta l’attenzione anche su un “mondo giovanile segnato da frustrazioni, rabbia, fragilità personali anche importanti, che a volte portano drammaticamente alla chiusura in se stessi e a volte esplodono in prove di forza nei confronti dell’autorità, familiare o istituzionale che sia, ovvero in veri e propri fatti di reato”. Lo aveva detto anche il Ministro Nordio: “Quanto successo nel carcere Beccaria di Milano è l’ultima spia di un crescente e allarmante disagio giovanile, di cui tutti – ciascuno nel proprio ruolo - siamo chiamati ad occuparci”. Intanto ieri l'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa, ha visitato il Beccaria dove ha incontrato la direttrice e alcuni dirigenti della polizia penitenziaria: “Abbiamo discusso molto sulla crescita di questo istituto per fare in modo che i ragazzi che ci entrano possano uscire quanto più possibile trasformati e non persi come sono entrati”. Mentre Chiara Dell'Oca, che lavora al progetto Carcere della Statale di Milano, ed è candidata alle regionali di Alleanza  Verdi Sinistra ha commentato: “credo che la domanda da porsi, tanto per gli evasi quanto per coloro che dal carcere escono senza scavalcare il muro, all'ultimo giorno di pena sia proprio quella che riguarda come sia possibile cavarsela al di fuori della prigione in assenza di reti e opportunità sociali adeguate”. 

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