Sul filo dei voti la sfida della separazione delle carriere

 di Valentina Stella Il Dubbio 5 ottobre 2021

Oggi alle 15 in Commissione Affari Costituzionali della Camera scade il nuovo termine per la presentazione degli emendamenti alla proposta di legge costituzionale d'iniziativa popolare per la separazione delle carriere tra pm e giudici, promossa dall'Unione Camere Penali. La pdl  è stata presentata in commissione il 31 ottobre 2017. L'esame è iniziato però il 20 febbraio 2019: sei discussioni, presentazione di alcuni emendamenti e poi l'approdo in Aula il 27 luglio dello scorso anno che si è concluso con un nulla di fatto in quanto si è deciso di far tornare il provvedimento in Commissione. Ma ad inizio settembre di quest'anno gli onorevoli Enrico Costa (Azione) e Riccardo Magi (+Europa), con una lettera all’Ufficio di Presidenza, hanno formulato apposita richiesta di nuova calendarizzazione che è stata accolta dal presidente Brescia. Proprio Magi, nuovo relatore del provvedimento ci dice: "si tratta di una riforma non più rinviabile nel merito. Inoltre è stata depositata alla fine della precedente legislatura e quindi bisogna assolutamente discuterla, per non rischiarne la decadenza, trattandosi di una legge di iniziativa popolare. I partiti si devono assumere la responsabilità di esprimersi su di essa, e non trovare dei modi per eludere la discussione, seppellendola in commissione. In generale è arrivato il momento di dare una risposta alle leggi di iniziativa popolare,  soprattutto in questo momento in cui ci si sta confrontando sull'equilibrio tra iniziativa popolare e parlamento". Abbiamo cercato di capire come si comporteranno oggi i partiti, rispetto anche a quanto preannunciato in piazza a giugno alla Manifestazione dell'Ucpi per accelerare l'iter di discussione. In quell'occasione si dissero favorevoli: Fi, FdI, Italia Viva, Lega, Azione e +Europa.  Igor Iezzi della Lega conferma il sostegno all'iniziativa: "noi siamo assolutamente d'accordo. Non credo che presenteremo emendamenti, se non qualcuno nel merito. Ma in generale appoggiamo il testo". Sulla stessa scia l'onorevole Annagrazia Calabria di Forza Italia: "noi non presenteremo emendamenti".  Piena condivisione dall'onorevole Catello Vitiello di Iv: "come penalista sono pienamente d'accordo con il testo dell'UCPI. Noi non presenteremo nessun emendamento in quanto il testo va bene così com'è e  siamo per accelerare la discussione anche se non sono molto ottimista perché ci sono forze che remano contro".   Non presenterà emendamenti neanche FdI, ci dice il responsabile giustizia, l'onorevole Delmastro delle Vedove. Contrari Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Proprio il costituzionalista dem Stefano Ceccanti ci dice, non volendo specificare però come questo si tradurrà a livello emendativo, che "come ho specificato più volte la Corte costituzionale ha già chiarito nel 2000, quando ha dichiarato ammissibile il referendum dei radicali, che non ci sono ostacoli alla separazione delle carriere per via ordinaria, non è necessaria una revisione costituzionale. Quasi tutte le norme contenute nel ddl possono essere discusse come emendamenti a leggi ordinarie, tranne lo sdoppiamento del Csm. Inoltre, quella che riguarda la possibilità del parlamento di proporre priorità per l'azione penale ha già subito una modifica nella riforma appena varata sul processo penale. Quindi non vedo la necessità di andare avanti con un testo di modifica costituzionale,quando dovremmo muoverci nell'alveo di leggi ordinarie". Per il M5s abbiamo sentito l'onorevole Vittoria Baldino: "noi non siamo favorevoli a questa proposta di legge. Tuttavia, trattandosi di una pdl di iniziativa popolare, crediamo debba essere discussa. Presenteremo i nostri emendamenti». Tuttavia ne esistono diversi da parte dei grillini che in sostanza chiedono la soppressione di ogni articolo della pdl.  Da Leu, invece, ci spiega l'onorevole Federico Conte: "non presenteremo ulteriori emendamenti, oltre a quello già presentato per sopprimere l'articolo 10 relativo alla modifica sull'obbligatorietà dell'azione penale. Noi abbiamo presentato modifiche alla riforma dell'ordinamento giudiziario che realizzano in maniera forte la separazione delle funzioni. Da parte nostra non c'è una chiusura pregiudiziale ma il tema ha bisogno di una discussione che riguardi l'intero assetto della magistratura italiana. Adesso potrebbe sembrare una picconata ulteriore alla credibilità della magistratura». Stando così la situazione, si prevede un testa a testa tra favorevoli e contrari. Bisognerà capire che farà Coraggio Italia e gli altri del Misto: D'Ettore, Colucci e Sorte, venendo dalla coalizione di centro destra, potrebbero essere a favore. Contrario sarà molto probabilmente Forciniti de l'Alternativa c'è.


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