Giudici onorari ancora in piazza: Basta rinvii

 di Valentina Stella Il Dubbio 24 dicembre 2020

«Il Governo non può più indugiare, ci riconosca come lavoratori subordinati»: è questo il messaggio che hanno lanciato ieri da piazza Monte Citorio a Roma i magistrati onorari che si sono riuniti nel pomeriggio in un flash mob in toga e con una rosa gialla, simbolo  del «tradimento da parte delle Istituzioni», si legge nella convocazione. «Dopo il recente e inequivocabile monito del Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio a tutela dei nostri diritti - ci dice  Raimondo Orru', Presidente di Federmot - il Governo non può più tergiversare. Occorre subito un decreto legge: non ci sono più scuse». Come avevamo scritto qualche giorno fa il sottosegretario alla Giustizia, il pentastellato Vittorio Ferraresi, aveva mostrato una grande apertura verso le toghe onorarie, ipotizzando una decretazione d'urgenza per dare «tranquillità alla magistratura onoraria, modificando la disciplina attuale con dei correttivi indispensabili, in una situazione già critica». Poco dopo però l'entusiasmo dei destinatari era svanito perché non erano state fornite indicazioni precise su quei correttivi. Ed infatti, da indiscrezioni, sembrerebbe che l'inquadramento lavorativo che si vorrebbe proporre per risolvere la questione giuslavorista della magistratura onoraria sia quello della libera professione e non del lavoro subordinato, come invece richiesto. Quindi ieri le toghe onorarie sono scese in piazza per mantenere vivo l'interesse sulla loro battaglia e per sollecitare, ancora una volta, «la maggioranza parlamentare affinché ingiunga al Governo di reperire i fondi necessari a procedere, senza tentennamenti, con decreto legge, alla indifferibile riforma della categoria». Ad intervenire ieri alla manifestazione la leader di Fratelli D'Italia, Giorgia Meloni: «il vostro trattamento va equiparato ai magistrati togati. Diritti fondamentali - come maternità, malattia e ferie -, vanno riconosciuti». Presente anche Matteo Salvini e l'ex sottosegretario alla giustizia, il deputato della Lega Jacopo Morrone, che su Facebook ha scritto: «in piazza insieme ai magistrati onorari che continuano a vivere nell’incertezza e che tutt’ora il Governo Conte - Bonafede dimentica e ignora».

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