Bonafede difende le nomine di De Gesu e Tartaglia al Dap: «Del tutto legittime»

 

di Valentina Stella il Dubbio 23 dicembre 2020

Le nomine di Roberto Tartaglia e di Gianfranco De Gesu, rispettivamente a vice capo del Dap e a Direttore Generale dei detenuti, sono «legittime» e ponderate: così si è espresso il Ministro della Giustizia rispondendo ad una interrogazione a risposta scritta dell'onorevole di Forza Italia Pierantonio Zanettin. Il deputato contestava a Bonafede che, scegliendo alla vice direzione del Dap un magistrato, ossia Tartaglia, già pm presso la DDA della Procura di Palermo, il guardasigilli avrebbe «deliberatamente sottratto alla dirigenza penitenziaria un ruolo che le è storicamente appartenuto». Su questo


punto il Ministro ha evidenziato che «in più occasioni, in passato, il ruolo di Vice Capo del Dipartimento è stato ricoperto proprio da magistrati fuori ruolo», come previsto anche da specifiche norme di legge. Riguardo alla nomina di De Gesu, Zanettin contestava il contrario, cioè che «l'incarico negli ultimi trentacinque anni è stato sempre ricoperto da magistrati» mentre ora è stato «affidato ad un dipendente dell'esecutivo». Secondo Zanettin al Direttore generale dei detenuti «vengono confidate le più delicate azioni investigative, che necessitano spesso di un intervento consapevole da parte di un soggetto, che non può non avere la sensibilità e la prontezza di un magistrato» ; inoltre, conclude Zanettin nella sua interrogazione, «un dirigente penitenziario non gode dello status che ne fa un soggetto autonomo ed indipendente dal potere esecutivo». Il Ministro della Giustizia ha replicato puntando l'accento sul curriculum di De Gesu che «ha diretto istituti penitenziari molto complessi avendo modo di acquisire una notevole esperienza nella gestione dei detenuti,


anche di quelli appartenenti alla criminalità organizzata.. Nel 2010 è stato nominato dirigente generale ed ha avuto l'incarico di Provveditore della Sardegna. Dal 2014 al 2016 è stato direttore generale delle risorse, beni materiali e servizi del Dap e successivamente ha svolto l'incarico di Provveditore della Sicilia e, da ultimo, della Toscana e Umbria». Insomma, Bonafede difende fortemente le due nomine che peraltro lavoreranno a stretto contatto in merito alle «iniziative da intraprendere, tra le altre cose, nella gestione dei detenuti alta sicurezza e dei detenuti sottoposti al regime di cui all'art. 41- bis O. P.», ha concluso il responsabile di via Arenula.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le commissioni di inchiesta in Parlamento

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»

«Ridurre l’arretrato civile del 90%? Una chimera» Nordio ripensa l’intesa con l’Ue