Carriere separate, terminate le audizioni «Presto il testo base» Ma Faraone attacca: «Riforma in affanno»
Valentina Stella Dubbio 27 settembre 2024
Da un lato il ministro della Giustizia Carlo Nordio che, incontrando due giorni fa l’Unione Camere penali, rispetto al tema della separazione delle carriere ha ribadito il proprio impegno e quello del governo per una rapida trattazione, e il viceministro Francesco Paolo Sisto che, in una intervista alla Stampa, ha assicurato: «Il nostro obiettivo è concludere il primo passaggio parlamentare entro Natale».
Dall’altro lato il mancato approdo della riforma costituzionale in Aula a ottobre, “denunciato” da Davide Faraone, presidente dei deputati di Italia Viva, al termine della Conferenza dei capigruppo due giorni fa: «Sulla separazione delle carriere l’ennesima presa in giro della maggioranza, non solo al Parlamento, ma ai cittadini, agli elettori. Un altro no alla richiesta, avanzata solo da parte del nostro gruppo, di mettere in discussione la proposta sul tema, nulla nemmeno nel calendario di tutto il mese di ottobre», ha detto il parlamentare. Il deputato ha concluso: «È stata solo una bandiera sventolata in campagna elettorale e rimessa nel cassetto a urne chiuse». A leggere il calendario troviamo diversi temi – tra cui il riconoscimento del relitto sommergibile “Scirè” quale sacrario militare subacqueo – ma nulla sulla norma dell’ordinamento giudiziario. E se la discussione sulla legge di Bilancio dovesse partire dalla Camera dei deputati, allora a novembre tutto il resto dei lavori sarebbe sospeso, e quindi le previsioni ottimistiche del governo sarebbero frustrate ( con il placet dell’Anm).
Ieri sono si sono comunque concluse, nella commissione
Affari costituzionali di Montecitorio, le audizioni sulle quattro proposte di legge sul “divorzio” giudici- pm e sul relativo ddl costituzionale. Sentiti Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Beniamino Migliucci, presidente del comitato promotore per la separazione delle carriere, Gian Domenico Caiazza, già presidente dell’Unione Camere penali. Sul punto è intervenuto il presidente della commissione, il forziata Nazario Pagano, che ha assicurato un’accelerazione sulla tabella di marcia: «A breve procederemo con l’adozione del testo base, passaggio essenziale per proseguire l’iter di discussione e approfondimento in seno alla commissione – ha chiarito in una nota –. Questo provvedimento, di cui sono relatore insieme ai colleghi Simona Bordonali e Francesco Michelotti, ha una rilevanza e una delicatezza straordinarie. Ritengo che i tempi siano maturi per affrontare positivamente questa riforma e arrivare a una sintesi di alto livello, in grado di garantire alla magistratura giudicante e a quella requirente la forza, la credibilità, l’autorevolezza e, soprattutto, l’indipendenza necessarie per svolgere le loro funzioni al servizio del Paese».
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