Referendum sulla cittadinanza, cosa prevede il quesito promosso da +Europa

 

Angela Stella 6 settembre 2024

Mentre il dibattito politico è a giorni alterni ora paralizzato ora ondivago sul tema dello ius scholae, a mettere sul tavolo una proposta concreta ci ha pensato +Europa insieme a numerose associazioni della società civile. “Abbiamo depositato in Cassazione il quesito referendario sulla cittadinanza, che mira al ritorno al termine di 5 anni di soggiorno legale ininterrotto in Italia ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza per i cittadini maggiorenni stranieri”: lo ha detto ieri il segretario di +Europa, Riccardo Magi, dopo aver depositato a Piazza Cavour il quesito insieme alle organizzazioni Italiani senza cittadinanza, Conngi, Idem Network, Libera, Gruppo Abele, A Buon Diritto, Società della Ragione, i partiti Possibile, Partito Socialista, Radicali Italiani, Rifondazione Comunista e personalità come Don Ciotti, Mauro Palma (già Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale), Luigi Manconi, Teresa Bellanova, Ivan Novelli, Simohamed Kaabour di Idem Network.

Forza Italia invece ha dato mandato agli uffici parlamentari di elaborare un testo che punti a rendere possibile la richiesta della cittadinanza italiana dopo un percorso di 10 anni di studio (ossia dopo la scuola dell’obbligo) con profitto che attesti, tra le altre cose, la conoscenza della lingua e della storia italiana, tuttavia c’è il muro del Carroccio e del partito di Giorgia Meloni. Ieri il capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, uscendo dal vertice del partito, ha chiarito: “Sulla questione della concessione della cittadinanza ai giovani immigrati che abbiano completato un ciclo di studi scolastici in Italia la Lega ha già ribadito che siamo contrari e poi non fa parte del programma di governo, mi sembra che dal confronto dei leader si sia ribadito che ci si deve concentrare sulle priorità del governo, tutto qua”. Anche Tommaso Foti, capogruppo di Fd’I alla Camera, aveva affermato due giorni fa: “Non è una priorità di governo, non è un argomento che fino ad oggi è stato posto all’ordine del giorno, è un tema estivo”. E allora parola ai cittadini.

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