Separazione delle carriere: presto la road map
Valentina Stella dubbio 2 luglio2024
O oggi o domani pomeriggio ci sarà l’ufficio di presidenza delle Commissione Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, integrato ai rappresentati dei gruppi, che deciderà anche il calendario di discussione delle due grandi riforme costituzionali sul premierato e su separazione carriere, sorteggio dei membri del Csm, Alta Corte disciplinare. Come anticipato nei giorni precedenti su questo giornale, l’intenzione del presidente della prima Commissione, il forzista Nazario Pagano, sarebbe quella di fare una staffetta: due settimane al mese dedicate a entrambi i ddl. Per l’azzurro appare «la formula adeguata per consentire a entrambe le riforme il necessario approfondimento, e per portarle in Aula in tempi ragionevoli». Per fare questo vuole evitare l’esame congiunto con la seconda Commissione, come richiesto, invece, dal responsabile giustizia di Azione, Enrico Costa, seguito dalla capogruppo della Lega in commissione Giustizia Ingrid Bisa. Per Pagano si dilaterebbero troppo i tempi, aumentando il numero dei votanti, mentre la soluzione sarebbe quella di sostituzioni ad hoc, innanzitutto mirate alla trattazione di uno specifico provvedimento, che ciascun gruppo può operare tra i propri deputati schierati nelle diverse commissioni. Tuttavia il deputato Costa non è affatto d’accordo: «non si riduca la questione ad un profilo personalistico: il punto non è consentire ad uno o più deputati di andare in commissione, ma della Commissione Giustizia di essere protagonista su un provvedimento che riguarda la giustizia. Il presidente Pagano propone la sostituzione? Non risolve il tema ed oltretutto comporta delle conseguenze. Primo: significa che per inserire un membro della seconda commissione nella prima, quest’ultima deve fare a meno di un proprio commissario che deve rinunciare. Secondo: se vengono convocate contemporaneamente entrambe le commissioni, giustizia e affari costituzionali, per quale si opta? Diventerebbe un gioco di incroci difficilissimo. E comunque l’aspetto più importante rimane un altro: non si vuole capire che questa è una materia che ha risvolti sia sul piano costituzionale che in materia di giustizia. Non si può tralasciare una commissione dalla valutazione del provvedimento. Inoltre non mi pare che altri provvedimenti, come decreti o disegni di legge sicurezza, siano stati rallentati dalla gestione congiunta delle Commissioni. Se poi c'è una questione di primogenitura, allora ce lo si dica chiaramente. Però, torno a ripetere: la questione è di buon senso. La Commissione giustizia, con le sue attribuzioni, con il suo lavoro non si può pretermettere: il tema non riguarda la composizione delle persone ma le attribuzioni e le funzioni della stessa. Da un lavoro di integrazione delle due verrebbe fuori un buon testo». Il parlamentare lancia poi una frecciatina: « Pagano è persona che stimo ed è giusto che tema i ritardi. Vogliamo parlare dei ritardi prodotti finora sul tema, con sole 14 sedute in 18 mesi dedicate alla separazione delle carriere? Si è interrotta la discussione sulle pdl in esame, perché il Governo non voleva che si andasse avanti. Se ritardi ci sono stati si sono generati tutti quando la commissione giustizia non toccava palla».
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