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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

Recensione libro Fiandaca

  Valentina Stella dubbio 1 luglio 2024 ‘Punizione’ (edito da Il Mulino, pagine 178, euro 14) è il nuovo libro di Giovanni Fiandaca, professore emerito di Diritto penale nell’Università di Palermo, già membro del Consiglio superiore della Magistratura e Garante dei diritti dei detenuti per la Sicilia. Una parola drammatica che ogni epoca tenta di riscrivere. Un tema controverso che oggi più di ieri è attraversato da incertezze e contraddizioni. «Può avere ancora efficacia la punizione come reazione a un reato?» si chiede l’autore. «Se negli ultimi decenni ha prevalso una tendenza antiautoritaria e antirepressiva, incline a contestarne l’utilità anche in campo educativo, le forti ventate di populismo politico della nostra contemporaneità hanno alimentato pulsioni collettive, favorevoli a una concezione emotiva della punizione come vendetta pubblica. Ciò in totale contraddizione con quella “crisi della pena” che i giuristi non si stancano di denunciare, e con quella finalità educativa ch

Cronologia del processo eni nigeria

  Valentina Stella dubbio 29 giugno 2024 Secondo la Procura di Milano era la più grande tangente mai pagata da un'azienda italiana. Alla fine quella inchiesta si è risolta in un buco nell’acqua, stravolgendo anche gli equilibri all’interno della procura del capoluogo lombardo e portando a processo i due magistrati requirenti che avevano condotto le indagini. Stiamo parlando del noto processo Eni/Shell Nigeria che nel 2017 riempì  le prime pagine di tutti i giornali. L'indagine condotta dall'aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Sergio Spadaro puntava a dimostrare il pagamento di una maxi-tangente da 1 miliardo e 92 milioni versata da Eni e Shell , imputate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti,  ai politici locali nigeriani per ottenere nel 2011 la licenza sui diritti di esplorazione del giacimento locale «Opl245», un'area delimitata situata in acque profonde, circa 150 chilometri al largo del delta del fiume Niger. Nel dicembre del 2017 il tribunale

Quando la stampa diserta le arringhe difensive

  Valentina Stella dubbio 28 giugno 2024 Due giorni fa si è celebrata a Roma la penultima udienza del secondo processo d’appello per l’omicidio del vice brigadiere Cerciello Rega. Il 3 luglio ci sarà la sentenza che deciderà il destino dei due statunitensi Finnegan Lee Eder e Gabriel Natale Hjorth. Non si tratta di caso assurto alla cronaca giudiziaria come accadde per l’omicidio di Meredith Kercher, tuttavia è un processo dalla rilevanza internazionale che descrive una doppia tragedia: quella di un giovane carabiniere morto appena tornato dal viaggio di nozze e quello di due ragazzi appena maggiorenni al momento del drammatico evento, da cinque anni in custodia cautelare in un Paese straniero. Eppure il mondo dell’informazione si è dimenticato del processo, o meglio di una parte di esso. Andando ad analizzare la rassegna stampa relativa alle quattro udienze che si sono tenute fino ad oggi quello che risalta agli occhi è che tutti gli articoli hanno dato notizia solo alle richieste di

Ddl sicurezza: scontro in commissione su emendamenti

  Angela Stella unità 28 giugno 2024 Dopo una serie di sedute sconvocate nei giorni scorsi le commissioni Affari costituzionali e Giustizia alla Camera hanno ripreso ieri l'esame del ddl Sicurezza che dovrebbe arrivare in Aula il 25 luglio. In particolare i deputati hanno votato diversi emendamenti riferiti all'articolo 10 sul “daspo urbano” e all'articolo 11 sui blocchi stradali. Quest’ultimo prevede fino a un mese di carcere per chi, da solo, impedisce la circolazione su strade o binari delle ferrovie. Pena che aumenta fino a due anni se a bloccare la circolazione di veicoli o treni sono più persone insieme. Le opposizioni, con diversi emendamenti, hanno tentato di non modificare la normativa esistente, accusando la maggioranza di voler "impedire il diritto di manifestare, anche a quelli che vogliono fare un sit-in", ad esempio agli studenti. Secondo il capogruppo di Avs in commissione Giustizia Devis Dori “il testo di questo provvedimento è stato scritto da qua

Gabriel non ha responsabilità nella morte di Cerciello Rega

  Valentina Stella dubbio 27 giugno 2024 Quasi sei ore: tanto hanno impiegato ieri gli avvocati Fabio Alonzi e Francesco Petrelli per la loro arringa in difesa del loro assistito Gabriel Natale Hjorth, accusato di concorso in omicidio insieme a Finnegan Lee Elder per la morte del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuta il 26 luglio 2019. Siamo a Roma, seconda sezione della Corte di Assise di appello per il bis del processo di secondo grado. Sei giudici popolari e due togati:presidente Neri, Tursi a latere, molto attenti nell’ascoltare le parole dei difensori, prendere appunti, interloquire con i legali a dimostrazione di conoscere gli elementi essenziali del  processo. La sostanza della posizione della difesa è la seguente: Natale va assolto 'per non aver commesso il fatto', perché non ha mai programmato né pianificato di aggredire i due carabinieri, né ha fornito un contributo morale o materiale ad Elder, né impedito che il militare Andrea Varriale potesse aiutare il su

Pdl Giachetti in Aula 17 luglio

  Angela Stella unità 26 giugno 2024 “ Anche a causa del sovraffollamento delle carceri, purtroppo sale il numero dei suicidi, e noi abbiamo avviato accertamenti per capire se sia un fenomeno endemico o se si tratti di fenomeni isolati. Ma voglio rassicurare tutti che ne siamo perfettamente consapevoli. All'interno del governo ci sono sensibilità diverse e cercheremo una soluzione per intervenire efficacemente sul tema del sovraffollamento carcerario”. Così ieri il vice ministro alla Giustizia  Francesco Paolo Sisto  nel corso dell'incontro “Esg e carcere - Impatto sociale, recidiva e bene comune”, organizzato dalla senatrice di Azione Mariastella Gelmini. Il numero due di Via Arenula ha proseguito: “Proveremo a trovare una soluzione unitaria, cercheremo mediazioni e la proposta di Roberto Giachetti può essere un punto di partenza. Non credo nell'ampliamento dell'offerta edilizia, si può anche fare ma ha bisogno di troppo tempo. È utile invece parlare della risistemazio

la destra ostacola la legge giachetti

  Angela Stella unità 25 giugno 2024 45 suicidi nelle carceri. Però Nordio, la scorsa settimana, annuncia sul Sole 24 Ore un provvedimento sulle carceri e viene smentito lo stesso giorno dall’odg del Cdm di Palazzo Chigi. La  figuraccia  è faccia e a metterci la pezza ci pensa il sottosegretario Ostellari: ci siamo presi tempi per definire meglio l’Albo delle case di comunità. Il Ministro ha il controllo del Ministero? Poi  ieri pomeriggio la proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale a firma del deputato di Italia Viva Roberto Giachetti è approdata nell’Aula della Camera senza relatore ma è dopo una breve discussione è stato tutto rimandato e c’è il rischio del ritorno in Commissione giustizia. “Di fronte alle divisioni della maggioranza - ha sottolineato Giachetti - abbiamo accettato che il dibattito si svolgesse dopo le elezioni europee. Adesso però bisogna essere seri. Non ci potete prendere in giro: chiedere un ulteriore rinvio avrebbe significato far saltare la legge

Donne incinte in cella e reato di dissenso: questo è fascismo

  Angela Stella Unità 22 giugno 2024 Neanche Alfredo Rocco, ministro di Grazia e Giustizia di Mussolini, era arrivato a “pensare” norme come quelle contenute nel ddl sicurezza, varato dal governo Meloni, e attualmente all'esame del Parlamento. Il provvedimento è improntato ad una logica “repressiva, securitaria e disumanizzante”, si strumentalizzano le “paure delle persone” e si punta alla “criminalizzazione delle lotte sociali e civili” verso una “rottura dello Stato di diritto”. A lanciare un allarme “preoccupatissimo, enorme” sono state Antigone, Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (Asgi) e Amnesty, in una conferenza stampa di ieri alla Camera durante la quale hanno condiviso un documento con tutte le criticità del provvedimento.   All’incontro hanno preso parte deputati di Pd e Avs. “Le norme del disegno di legge governativo si ispirano a un modello di diritto penale di matrice autoritaria e non liberale che risponde ad una ben chiara matrice culturale e

Intervista ad Andrea Orlando

Valentina Stella Dubbio 22 giugno 2024 Riforma costituzionale della giustizia: ne parliamo con il deputato del Pd, ed ex guardasigilli, Andrea Orlando. Il governo punta a depotenziare le correnti, con il sorteggio dei togati, e scongiurare, con il doppio Csm, quel rischio di subordinazione politica dei giudicanti ai requirenti che a volte sembra tradursi anche in una soggezione del singolo giudice al singolo pm. Cosa non la convince di questo progetto? In primo luogo l’idea che si possa costituire un corpo separato di pubblici ministeri, con due rischi: che quel corpo separato sia attratto nell’area dell’Esecutivo o che si avvicini a una dimensione prevalentemente poliziesca. In entrambi i casi si indebolisce il sistema delle garanzie. Riguardo al rischio di sottoposizione all’Esecutivo, le riporto l’obiezione avanzata dal consigliere giuridico del ministro Nordio, Bartolomeo Romano: “Ogni governo non è, per fortuna, eterno, quindi si rischierebbe di mettere il pm sotto il controllo de

Intervista a Giuseppe Tango

  Valentina Stella Dubbio 21 giugno 2024 Ultimo confronto della settimana sul ddl costituzionale di riforma della giustizia. Oggi intervistiamo Giuseppe Tango, presidente della giunta dell’Anm di Palermo ed esponente di Mi. Esponenti della maggioranza hanno definito le iniziative dell’Anm contro la riforma atti di guerra, tentativi di sottomettere il Parlamento, immobilismo culturale, difesa corporativa.  Niente di più lontano dalla realtà. Se è difesa corporativa quella della Costituzione, dei valori ivi consacrati e delle libertà di tutti i cittadini, il magistrato allora è “corporativista” per definizione. Andrebbe, invece, ricordato, nell’ovvio rispetto della potestà legislativa del Parlamento, che la Costituzione sancisce all’art. 21 che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” ed è proprio questo che l’Anm si è limitata a fare. Attualmente i passaggi da una funzione ad un’altra sono intorno all

La figuraccia di Nordio

  Valentina Stella Dubbio 21 giugno 2024 “Oggi (ieri, ndr) il decreto legge sulla liberazione anticipata arriverà in Consiglio dei Ministri”: così il Ministro della giustizia Carlo Nordio in una intervista al Sole 24 ore. Alle 13 però arriva l’ordine del giorno e non c’è traccia del provvedimento. Perché il Guardasigilli non sapesse di quello che sarebbe accaduto rimarrà un mistero. Fonti ministeriali ci hanno detto che il problema è stato prettamente tecnico: mancava il completamento di una parte del provvedimento e per questo è stato espunto all’ultimo momento dall’odg che effettivamente è stato reso noto alla stampa più tardi rispetto alle altre volte. Nel primo pomeriggio a spiegare cosa è successo ci ha pensato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che proprio all’evento del Dubbio organizzato la scorsa settimana sul tema del carcere, aveva effettivamente anticipato che il decreto sarebbe arrivato ma non subitissimo. “Speriamo entro l’estate” aveva detto a margine de

Intervista a Oliviero Mazza

Valentina Stella Dubbio 20 giugno 2024 Dopo l’intervista di ieri al magistrato Giovanni Zaccaro sulla riforma costituzionale della giustizia, oggi raccogliamo il punto di vista dell’avvocato Oliviero Mazza, Ordinario di Diritto processuale penale all’Università degli studi Milano- Bicocca. Inaugurazione anno giudiziario 2024 a Roma: “Emesse 36.567 sentenze di primo grado, di queste 17.399 sono state pronunce assolutorie, con una percentuale complessiva del 47,5%». Relazione Curzio 2023: esito del giudizio ordinario di primo grado pari al 54,8% di assoluzioni. Questi dati non dimostrano che non c’è appiattimento del giudice sull’accusatore? La separazione è imposta dalle regole costituzionali del giusto processo che da venticinque anni attendono piena attuazione. Il disegno costituzionale è chiarissimo: il processo deve svolgersi nel contraddittorio fra le parti, in condizioni di parità, davanti a un giudice terzo. La terzietà non va confusa con l’imparzialità o con l’indipendenza, è un

Separazione carriere: caccia dei dissidenti

Valentina Stella Dubbio 20 giugno 2024 Partita la caccia ai magistrati favorevoli alla riforma costituzionale della giustizia e quella agli avvocati contrari. È in questi termini che starebbe mutando in questi ultimi giorni la dialettica tra gli schieramenti in gioco, compresa la politica.  Divide et impera  infatti potrebbe essere l’obiettivo comune della maggioranza di governo, dell’Anm e dei penalisti per delegittimare l’avversario e spaccare il fronte opposto. Innanzitutto lo hanno fatto capire chiaramente ieri con le loro dichiarazioni a questo giornale il vice presidente della Camera  Giorgio Mulè  (Fi) e il segretario della commissione giustizia del Senato,  Sergio Rastrelli  (Fd’I), quando hanno sostenuto che c’è una larga fetta della magistratura, lontana dai vertici associativi, che sarebbe non solo contraria allo sciopero, deliberato della riunione del parlamentino del ‘sindacato’ delle toghe sabato scorso, ma persino favorevole alla separazione delle carriere.  Poi c’è una

Intervista a Giovanni Zaccaro

  Valentina Stella Dubbio 19 giugno 2024 Prosegue su questo giornale il confronto tra magistratura e avvocatura sul tema della riforma costituzionale su separazione delle carriere, Consiglio Superiore della Magistratura, Alta Corte disciplinare. Ne parliamo con Giovanni Zaccaro, Segretario della corrente progressista di AreaDg. In una intervista al Tempo di domenica, il vice ministro Sisto ha detto: “per parafrasare Erika Jong, quella dell’Anm la chiamerei “paura di cambiare”. Siete così conservatori? Già Renzi rispose così quando alcuni, me compreso, contestarono la sua riforma costituzionale. C’è una costante in Italia: chi ha la maggioranza parlamentare vuole subito cambiare l’assetto costituzionale dei poteri. Così come l’attuale maggioranza. Con il premierato rafforzerà i poteri del governo in danno del Parlamento e degli organi di garanzia. Con l’autonomia differenziata romperà la solidarietà nazionale e le regioni più ricche lo saranno ancora di più a scapito della più povere. C