Separazione carriere: rinvio in commissione affari costituzionali

 Valentina Stella Dubbio 15 marzo 2024

Come ampiamente anticipato nel numero di ieri, la riforma della separazione delle carriere ha subìto uno stop. Ieri in Commissione Affari Costituzionali della Camera si sarebbe dovuto essere stato adottato il testo base tuttavia è stato tutto rimandato a data da destinarsi perché neanche l’Ufficio di presidenza è riuscito ad identificare una nuova data. Molto critico il responsabile giustizia di Azione, il deputato Enrico Costa: « Come volevasi dimostrare appena il governo annuncia di voler affrontare il tema della separazione delle carriere tutto si paralizza. È la seconda volta che accade - ricorda il parlamentare - già nel 2023 il ministro Nordio aveva detto di voler presentare un provvedimento e tutto si fermò e il ddl non arrivò. Ora – ha aggiunto - tutto si ripete con lo stesso schema. L'Aula della Camera calendarizza il provvedimento per il 25 marzo, la Commissione Costituzionale doveva chiudere il voto entro oggi (ieri, ndr) sul testo base, noi di Azione diciamo che avremmo votato a favore del ddl di Forza Italia e guarda caso il governo dice di volerci mettere mano e viene cancellato il punto all'ordine del giorno. Anche un bambino – ha concluso - capirebbe chi è che tira il freno a mano su questo argomento. Almeno su questo punto Nordio potrebbe evitare di piegare le sue convinzioni alla ragion politica». A lui si è aggiunto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera: «Una retromarcia continua e su tutto, dalla commissione d'inchiesta sul dossieraggio, alla separazione delle carriere, come è avvenuto in commissione alla Camera. Sulla giustizia il governo Meloni sta a zero. Non capisco neanche più perché Giorgia Meloni a suo tempo abbia indicato Carlo Nordio come guardasigilli. È ormai più che evidente che il ministro della Giustizia lo fa la presidente del Consiglio» ha concluso il parlamentare. Nella mattinata di ieri, prima della decisione del rinvio, aveva parlato anche il deputato di Forza Italia, Pietro Pittalis, vicepresidente della Commissione Giustizia della Camera: « Dal Governo sono certo che arriveranno degli emendamenti. E ben vengano se miglioreranno il testo, ma noi in Commissione andiamo avanti con il nostro progetto di legge». Peccato che ora tutto si sia fermato sine die.

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