Firmato dal Colle il decreto sui test

 Valentina Stella dubbio 30 marzo 2024

Una cosa è certa: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato i due schemi di decreto attuativo sull’ordinamento giudiziario e sui magistrati fuori ruolo. Ora si attende solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ieri era trapelato malcontento, soprattutto dal responsabile giustizia di Azione, il deputato Enrico Costa, in merito al fatto che i testi delle riforme non fossero stati resi disponibili: «Caro Ministro Nordio, leggiamo con molto interesse delle sue conferenze stampa e interviste sui test ai magistrati, che difende con grande passione, sebbene tutti sappiano che lei fosse contrario e solo all’ultimo istante si sia piegato. Ma al di là del merito, ritiene corretto che i testi dei decreti legislativi non siano ancora stati diffusi? Li stanno forse ancora scrivendo a Palazzo Chigi?». A questo punto è chiaro che la mancata circolazione sia stata legata ad un rispetto verso il Capo dello Stato. Nulla toglie però che adesso possano essere messi a disposizione di tutti, considerate soprattutto le polemiche che ha suscitato l’inserimento nel primo decreto dei test psicoattitudinali per gli aspiranti magistrati. L’ordine del giorno del prossimo Comitato direttivo centrale dell’Anm, che si terrà sabato e domenica della settimana che verrà, è stato integrato proprio con questo punto. Ci si chiede se la magistratura associata abbia in mente di fare uno sciopero, tuttavia al momento non sembra essere la via principale da intraprendere. Prevale sicuramente tra le toghe – ricompattate contro questo provvedimento -  sconcerto e turbamento per questa novità, in quanto quella del Governo è vista come una opera di delegittimazione della categoria dinanzi ai cittadini, ma nessuno al momento ha dichiarato ufficialmente che la soluzione sia quella dello sciopero. Anche perché come ha spiegato il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, a precisa domanda sulla possibile astensione dalle attività, «è una legge che entrerà in vigore dal 2026, abbiamo tutto il tempo per convincere che questa legge così non serve a niente, decideremo nel comitato direttivo centrale». Pertanto la vita da intraprendere potrebbe essere un’altra: quella di invalidare la norma dal punto di vista tecnico come ha lasciato intendere il Segretario dell’Anm Salvatore Casciaro proprio in replica ad una intervista di ieri mattina di Nordio al Corriere della Sera: «Il Ministro sostiene che sarebbe una ‘grossolana assurdità’ ritenere che le commissioni Giustizia di Camera e Senato non possano dare indicazioni su modifiche al decreto legislativo, ma il problema sollevato dall’Anm è un altro: se il testo della legge delega già approvato, che riduce le materie oggetto delle prove orali del concorso in magistratura, possa essere integrato in sede di decreto delegato, tanto da legittimare il Governo a introdurre una ulteriore prova all’esame orale di magistratura, il test psicoattitudinale appunto, non prevista e in eccesso rispetto ai limiti della delega», ha specificato il rappresentante di Magistratura indipendente. Ieri ha parlato anche il Segretario di AreaDg, Giovanni Zaccaro: «In realtà i test sono un’arma di distrazione di massa inventata da Nordio che, attaccando i magistrati e svilendo la giurisdizione, da una parte distrae le forze politiche di maggioranza che da lui avrebbero voluto riforme più incisive, dall’altra distrae i magistrati e gli avvocati che da lui vorrebbero un palazzo in cui lavorare senza i tetti che cadono addosso, sistemi informatici che accelerano i tempi invece che allungarli, norme chiare da interpretare  invece di continue riforme incomprensibili e senza nemmeno regime transitorio come la nuova prescrizione». 

Commenti

Post popolari in questo blog

Le commissioni di inchiesta in Parlamento

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»

«Ridurre l’arretrato civile del 90%? Una chimera» Nordio ripensa l’intesa con l’Ue