Gpa: la Coscioni lancia la sua proposta

 Angela Stella Riformista 25 marzo 2023

Già oltre 5mila persone hanno firmato un appello dell'Associazione Luca Coscioni per una legge per la gravidanza per altri solidale elaborata dalla stessa Associazione. Un invito a firmare l'appello è stato rilanciato ieri mattina dalla stessa Associazione nel corso di una conferenza stampa sulla maternità surrogata, che si è svolta a Roma. L'incontro è stato l’occasione per spiegare perché, secondo l'Associazione, le proposte del governo in tema di gravidanza per altri non avrebbero fondamento giuridico, a partire dalla proposta di legge Varchi, di Fratelli d'Italia, che la commissione Giustizia della Camera ha deciso di calendarizzare per i prossimi giorni, sulla punibilità della maternità surrogata come “reato universale” anche quando effettuata all'estero nei Paesi in cui è legale. “Questa proposta, anche se diventasse legge, sarebbe immediatamente impugnabile”, secondo Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione, “perché un reato può essere considerato tale solo se è reato anche nel Paese dove è stato commesso”. “Qui non ci sono criminali - ha aggiunto-, siamo tutti contrari ad ogni forma di sfruttamento, la legge che proponiamo prevede la piena consapevolezza e disponibilità, nessuna costrizione e il rispetto dei diritti fondamentali della persona, in primis della gestante”. La proposta, già presentata nelle scorse legislature ma mai portata in discussione, "prevede – ha spiegato Gallo - un accordo lecito, solidale tra i soggetti coinvolti, in cui la gestante ha un ruolo centrale ed è sottoposta a test medici e psicologici. È previsto che la donna non abbia più di 42 anni, deve essere già mamma e avere un reddito che la renda indipendente, quindi non trovarsi in stato di bisogno, è prevista una polizza assicurativa in favore della gestante, il rimborso delle sole spese che riguardano la gravidanza, un registro nazionale delle gestanti. Resta il divieto di Gpa commerciale in conformità con il quadro normativo italiano”. Inoltre nella pdl non si parla di donne ma di “persone” in riferimento al genitore singolo o coppia che chieda di accedere, in base a dei requisiti, alla Gpa. Quindi nessuna discriminazione in base al sesso.  Nel corso della conferenza stampa Gallo ha riferito che alcuni parlamentari “non della maggioranza” le hanno scritto per rendersi disponibili a supportare alla Camera e al Senato la proposta di legge dell’Associazione. Tra loro l'onorevole Riccardo Magi, Segretario di +Europa: "da liberale rifiuto l'idea di arrestare i genitori di bambini già nati e che le questioni etiche si risolvano con il codice penale e le manette". Insieme a Gallo sono intervenute due coppie, una eterosessuale (Evelina e Marco) e una omosessuale (Carlo e Christian), che hanno fatto ricorso alla gestazione per altri in Ucraina e negli Stati Uniti, dove è legale. "Abbiamo scelto di andare all'estero perché in Italia non c’è certezza dei diritti, né per la gestante, né per il nato, né per la coppia. All'estero non è così”, hanno spiegato le coppie. “La gestazione per altri è un percorso prevalentemente fatto da persone eterosessuali” ha detto Christian, uno dei due padri dei “Papà per scelta”. In questo contesto, “io e Carlo, non potendo avere accesso alle tecniche di fecondazione e non potendo sposarci né adottare né come coppia, né come single, pur pagando le tasse come tutti i cittadini, siamo stati costretti ad andare all'estero per coronare quell'istinto genitoriale legittimo che un cittadino può avere o non avere”.  “Legare una situazione aberrante come quella della pedofilia alla Gpa - ha concluso - è scellerato ed è disinformazione allo stato puro che va a inficiare il presente di tante famiglie omogenitoriali ma soprattutto crea un cortocircuito fatto di bullismo istituzionale”. “Le leggi servono sempre per evitare lo sfruttamento, sul lavoro e altrove. In questo caso per distinguere fra storie come quelle di Evelina e Marco e di Carlo e Chris e situazioni in cui c'è un reale sfruttamento delle donne”, ha concluso il tesoriere dell’Associazione Marco Cappato.

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