Il senato chiede l'extratime alla Consulta

 di Valentina Stella Il Dubbio 6 maggio 2022

L'Avvocatura Generale dello Stato ha chiesto formalmente alla Corte Costituzionale di rinviare la decisione sulla questione di legittimità costituzionale, di cui all'ordinanza n. 97 del 2021, relativa alla norma sull'ergastolo ostativo, prevista per il prossimo 10 maggio, a seguito di una udienza pubblica. Come ormai noto la Consulta, pur ritenendo l'ergastolo ostativo incompatibile con la Costituzione, aveva concesso al Parlamento un anno di tempo per elaborare una nuova legge che riuscisse a tenere insieme le esigenze dell'attuale sistema di lotta alla criminalità organizzata e la possibilità per chi non abbia collaborato utilmente con la giustizia di accedere all'iter per chiedere la liberazione condizionale,  quando il suo ravvedimento risulti sicuro. Mentre "compito di questa Corte - si leggeva nell'ordinanza -  sarà quello di verificare ex post la conformità a Costituzione delle decisioni effettivamente assunte". Lo schema di accertare l’incostituzionalità senza dichiararla ma dando al Parlamento un termine per intervenire – seguito anche nelle decisioni su suicidio assistito e carcere ai giornalisti – era stata adottato, ha spiegato il presidente  della Corte Giuliano Amato, "per rispetto dello stesso Parlamento e anche di coloro che ci hanno posto il problema, nella convinzione che la soluzione possibile per noi, in quei casi, può essere solo parziale, priva del respiro che soltanto la riforma parlamentare può avere". Ma per adesso il Parlamento non ha fatto i compiti a casa. Infatti,  la nuova norma è stata approvata solo alla Camera lo scorso 31 marzo. Da pochi giorni è al vaglio della Commissione Giustizia del Senato: impossibile dunque chiudere i lavori entro il 10 di questo mese, tenendo anche presente che alcuni senatori, come Pietro Grasso, hanno partecipato, anche dalle pagine di questo giornale, la necessità di modificare alcuni parti del provvedimento passato alla Camera. Il che significa tornare di nuovo a Montecitorio per l'approvazione definitiva. Dunque, due giorni fa la Commissione, presieduta dal leghista Andrea Ostellari, ha votato all’unanimità, con il favore del rappresentante del governo Francesco Paolo Sisto, l’auspicio che la Corte costituzionale possa rinviare la trattazione per consentire alla commissione di finire il lavoro. Auspicio che poi è stato inviato anche all’Avvocatura dello Stato che ieri ha trasmesso la richiesta ai giudici di Piazza del Quirinale. La Consulta ora che direzioni potrebbe prendere? Nell'apprezzare i passi avanti fatti in Parlamento e avendo sul tavolo una richiesta formale dell'Avvocatura dello Stato potrebbe concedere qualche mese per consentire di terminare l'iter. Oppure, considerato che ci sono anche ergastolani ostativi anziani che non possono più aspettare per vedersi materializzare quel diritto alla speranza sottolineato dal Consigliere Giuseppe Santalucia nel rimettere la questione alla Consulta, potrebbe dichiarare l'illegittimità costituzionale della norma. 

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