Ostellari risponde su App
Va. Ste. Dubbio 12 febbraio 2025
Dopo “opportune verifiche” il Ministero della Giustizia ha appurato che provvedimenti di sospensione temporanea dell'applicativo «App», finito al centro delle contestazioni dall’inizio dell’anno da parte della magistratura, “risultano essere stati adottati, su 140 uffici della procura della Repubblica e 140 uffici del tribunale ordinario, dai dirigenti di 25 procure e 80 tribunali”. Così ieri il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha risposto ad una interrogazione parlamentare del M5S in cui si denunciava “dai primi giorni l’inadeguatezza tecnica, già ampiamente denunciata dagli addetti ai lavori”. Secondo Ostellari alla base dei provvedimenti esiste il “relativo presupposto individuato per lo più in ‘malfunzionamenti’ del sistema, ma poi una ricognizione delle motivazioni esposte nei cennati provvedimenti consente di cogliere che i ‘malfunzionamenti’ non hanno riguardato l'applicativo APP in sé, quanto la cosiddetta ‘profilazione’ degli utenti - è quello il problema effettivo rilevato - cioè il riconoscimento delle credenziali di accesso al sistema, nonché il rilascio ai medesimi di un dispositivo di firma digitale, che consente ovviamente la sottoscrizione digitale degli atti, incombenti che il singolo utente, magistrato o suo ausiliario, deve curare personalmente tramite l'assistenza sistemistica”. Dunque per il sottosegretario “Al concetto di malfunzionamento è stata ricondotta una casistica di problematiche in realtà di varia natura e diversa origine, anche non squisitamente tecnica, e dunque estranea alla nozione di malfunzionamento in senso proprio”. La soluzione? “Rinnovare e potenziare la campagna informativa nei confronti dei responsabili organizzativi degli uffici in merito al compimento dei necessari adempimenti, richiesti agli interessati, per una generale “profilatura” di tutti gli utenti ai fini del corretto funzionamento del sistema. Allo stesso modo si lavorerà, anche insieme alla Scuola della magistratura, per una ampia e approfondita azione di formazione dei magistrati e del personale amministrativo”. La replica della deputata D’Orso: “abbiamo sentito il Sottosegretario, in difesa del Ministero, sciorinare tutta una serie di malfunzionamenti, però dicendo “non sono tanto malfunzionamenti, non in senso tecnico”. Quindi stiamo sempre qua a cavillare - perché di questo si tratta - affinché il Ministero non si assuma le responsabilità che ha”.
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