Cerciello Rega: pg fa ricorso in Cassazione sono per Natale
Valentina Stella Dubbio 19 novembre 2024
"La Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma ha impugnato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Roma del 3 luglio 2024 che ha condannato, in seguito a giudizio di rinvio dalla Corte di Cassazione, Natale Hjorth Gabriel Chiristian, per il reato di concorso in omicidio del Vice Brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, commesso nella notte tra il 25 ed il 26 luglio 2019, escluse le aggravanti contestate e riconoscendo la circostanza attenuante del c.d. concorso anomalo ai sensi dell’art.116 c.p.". Lo ha reso noto ieri un comunicato del procuratore generale Giuseppe Amato che ha concluso: "Il ricorso censura sia il mancato riconoscimento delle aggravanti che la sussistenza dell’attenuante e chiede di rinviare il processo ad un nuovo giudizio innanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Roma". La procura punta ad una condanna per dolo eventuale e non concorso anomalo e a far valere le aggravanti tra cui quella del nesso teleologico e quella per cui il ragazzo era consapevole fin da subito che avesse a che fare con un carabiniere durante la colluttazione. Critico il commento dei legali del ragazzo condannato a 11 anni, Francesco Petrelli e Fabio Alonzi:" La scelta del PG di proporre ricorso nei confronti del solo Natale sorprende sia per evidenti ragioni di giustizia sostanziale che nel merito, in quanto le motivazioni offerte dalla Corte di Assise di Appello romana in sede di rinvio si sono attenute puntualmente ai principi in diritto ed alle indicazioni offerte dalla Corte di Cassazione, ed hanno dimostrato con assoluta chiarezza ed in maniera inconfutabile perché doveva essere esclusa ogni ipotesi di concorso volontario, sia morale che materiale, del giovane Gabriel nella condotta imprevedibilmente posta in essere dall’Elder ai danni del Cerciello". Invece diventa così definitiva la condanna a 15 anni per l'altro ragazzo statunitense, Finnegan Lee Elder, colui che ha materialmentente accoltellato il carabiniere, e per il quale neanche la difesa ha presentato ricorso in Cassazione. Gli avvocati Roberto Capra e Renato Borzone notano "con soddisfazione come l'accusa pubblica non abbia proposto ricorso nei confronti del giovane Finn Elder. Resta così storicamente accertato quanto la difesa rivendicava da anni: l'assoluta incomprensione da parte di Elder di trovarsi di fronte a dei carabinieri, avvicinatisi ai ragazzi, come riconosciuto dalla prima e seconda decisione d'appello, con modalità quantomeno opinabili. La sentenza della corte di Assise di Appello non è stata impugnata neppure dalla difesa, avendo finalmente fatto giustizia della ingiusta e superficiale decisione di primo grado. Diventa così irrevocabile la sanzione inflitta all'Elder".
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