Md celebra 60 anni
Angela Stella unità 2 novembre 2024
Il prossimo fine settimana Magistratura democratica, la corrente progressista dell’Associazione nazionale magistrati, celebrerà i suoi sessant’anni presso la sala della Protomoteca del Campidoglio. Ci saranno, tra sabato e domenica, due grandi sessioni di dibattito: la prima dal titolo “1964/2024: questa lunga storia d’amore”, la seconda “Verso un’altra Repubblica? Le riforme istituzionali, l’ordinamento giudiziario, il tessuto della democrazia”. Interverranno figure storiche di Magistratura democratica, come Livio Pepino, Giovanni Palombarini, Nello Rossi, Luigi Ferrajoli, esponenti politici come Giuseppe Conte, Maria Elena Boschi, Francesco Paolo Sisto, Elly Schlein, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ci sarà anche un confronto tra il Segretario di Md, Stefano Musolino, il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, e tutti gli altri vertici dei gruppi associativi: Giovanni Zaccaro (Area), Rossella Marro (Unicost), Claudio Galoppi (Magistratura Indipendente), Andrea Reale (CentoUno). L’incontro arriva in un momento delicatissimo perché è in atto uno scontro durissimo tra politica e magistratura, a seguito delle decisioni di alcuni tribunali di mettere in discussione i provvedimenti riguardanti le politiche migratorie del Governo. Proprio alcuni magistrati che hanno firmato quelle decisioni appartengono a Magistratura democratica e quindi contro di loro è partita una feroce campagna stampa e politica di delegittimazione, anche sul piano personale. Infatti proprio due giorni fa la Verità ha sbattuto in prima pagina la foto dell’unione civile col proprio compagno di Marco Gattuso, presidente di un collegio del Tribunale civile di Bologna che ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia Ue del decreto Paesi sicuri e vicino a Md: “Difende a spada tratta l’utero in affitto. Ecco chi è la toga rossa che boicotta il decreto”. A difesa del collega sono intervenute la stessa Md, Giovanni Zaccaro di Area, e il Presidente del Tribunale di Bologna, Pasquale Liccardo, che ha detto: “ ‘La vita degli altri', formula questa comprensiva di ogni manifestazione della sfera privata del cittadino, costituisce ragione costitutiva e limite del diritto di informazione perché connessa ai diritti fondamentali della persona che vengono riconosciuti dalla Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea”. Riflettori puntati dunque sulla due giorni: vietato sbagliare per chi prenderà il microfono, come invece avvenuto con la email del magistrato Marco Patarnello, per evitare di dare un nuovo motivo a maggioranza parlamentare e Governo di scatenare una battaglia contro le toghe.
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