«Nessuna vendetta: siamo qui soltanto per avere giustizia»

di Valentina Stella  Il Dubbio 14 luglio 2020

È stata accolta ieri la richiesta di rito abbreviato presentata da Gianluca Tognozzi e Franco Coppi, gli avvocati di Pietro Genovese, il 21enne agli arresti domiciliari con l'accusa di duplice omicidio stradale, avendo investito e ucciso, nella notte tra il 21 e 22 dicembre scorso, le studentesse di 16 anni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli su Corso Francia a Roma.

Respinta invece la richiesta di audire un testimone, ossia il conducente della Smart che la notte del 22 dicembre frenò per far passare le due ragazze poi travolte dal suv guidato dal figlio del noto regista Paolo Genovese. Durante l'udienza, insieme alle famiglie delle due ragazze, l'Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus ( Aifvs) è stata ammessa come parte civile, nonostante il parere sfavorevole del pm. L'avvocato Walter Rapattoni ha espresso «grande soddisfazione per l'ammissione dell'associazione a parte civile, cosa che non era affatto scontata. Faremo sentire la nostra voce nel processo». Presenti

in aula i genitori di Camilla e la mamma di Gaia. Le due donne hanno dichiarato ai cronisti presenti a Piazzale Clodio: «per noi è una sofferenza che si rinnova tutti i giorni. Il fatto che Genovese non fosse in aula un po' ci ha deluso, speravamo almeno di poterlo guardare negli occhi. Comunque siamo sereni e crediamo nella giustizia». La mamma di Camilla, uscendo dal tribunale, ha anche aggiunto che si aspettava almeno la presenza dei genitori dell'imputato. L'avvocato Gianluca Tognozzi ha chiarito al Dubbio che «si trattava di una udienza tecnica per la quale non era necessaria la presenza del ragazzo. Quanto all'assenza dei genitori del nostro assistito, si è trattata di una Camera di Consiglio quindi non sarebbero potuti entrare». «Nessuna sentenza potrà lenire questa tragedia, siamo qui non per spirito di vendetta ma per avere giustizia», ha invece detto l'avvocato Giulia Bongiorno, legale del padre di Gaia, che ha poi ribadito: «noi abbiamo a nostro favore una serie di testimonianze che documentano la posizione delle due ragazze sulle strisce pedonali nel momento in cui sono state investite». Tognozzi ha replicato: «ci sono varie consulenze agli atti, vedremo nel corso del processo».

Il papà di Gaia, Edward von Freymann, aveva dedicato due giorni fa un pensiero alla figlia, condividendo sulla sua pagina Facebook la canzone di Ultimo “Farfalla

bianca”, con queste parole: ' Domani sarà un giorno difficile mia dolce farfalla bianca... ma tu volerai sempre sulla mia spalla'. All'esterno della Cittadella giudiziaria erano presenti amiche e amici delle due minorenni che hanno esposto uno striscione con la scritta: ' Siamo con voi'. Con il consenso di tutte le parti, le prossime udienze si terranno il 28 settembre, il 16 e il 23 ottobre. Mentre per il 30 ottobre, a meno di un anno dall'incidente, dovrebbe arrivare la sentenza da parte del gup Gaspare Sturzo. Il ragazzo al momento resta agli arresti domiciliari.

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