Le riforme di primavera Intercettazioni, carriere dei magistrati e abuso d’ufficio

 Valentina Stella Il Dubbio 27 aprile 2024

Dopo la pausa dettata dalle celebrazioni del 25 aprile, la settimana prossima riprenderanno i lavori parlamentari. Quali sono i dossier più importanti aperti sulla giustizia tra Senato e Camera? Cominciamo da Palazzo Madama: nella settimana che inizia il 13 maggio arriverà in Aula, con la relazione di Erika Stefani della Lega, il ddl «Modifiche alla disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione». Il provvedimento era stato presentato dal Senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin: vieta le intercettazioni tra avvocato e cliente e ne limita le proroghe entro il termine di 45 giorni, salvo motivazioni rafforzate e reati particolarmente gravi come mafia e terrorismo.


È stato invece rinviato a data da destinarsi in commissione Giustizia l’esame congiunto dei cinque ddl che vogliono modificare l’attuale assetto normativo in materia di diffamazione, liti temerarie e segreto professionale. Per quanto concerne il disegno di legge, di iniziativa dei deputati forzisti Pittalis, Calderone e Patriarca, già approvato dalla Camera dei deputati, e che modifica la disciplina della prescrizione del reato, si sono tenute alcune audizioni. Gli uffici, interpellati ieri, non sanno se ce ne saranno altre. Per colmare l’inerzia del governo sul tema, andrà avanti l’esame, dopo quattro cicli di audizione, del ddl di legge n. 933, di iniziativa dei senatori Zanettin e Stefani, che introduce misure volte a dare attuazione alla legge n. 134 del 27 settembre 2021 ( c. d. riforma Cartabia), nella parte in cui impone al legislatore delegato di «prevedere che gli uffici del pubblico ministero, per garantire l'efficace e uniforme esercizio dell'azione penale, nell'ambito dei criteri generali indicati dal Parlamento con legge, individuino criteri di priorità trasparenti e predeterminati, da indicare nei progetti organizzativi delle procure della Repubblica, al fine di selezionare le notizie di reato da trattare con precedenza rispetto alle altre, tenendo conto anche del numero degli affari da trattare e dell'utilizzo efficiente delle risorse disponibili; allineare la procedura di approvazione dei progetti organizzativi delle procure della Repubblica a quella delle tabelle degli uffici giudicanti».


Invece proseguirà martedì 30 aprile l’esame del ddl «Modifiche al codice di procedura civile e alle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie, in materia di processo civile telematico».


Passiamo ora a Montecitorio. Il 10 aprile l’Aula del Senato ha approvato il ddl n. 806 recante modifiche al codice di procedura penale in materia di sequestro di dispositivi e sistemi informatici, smartphone e memorie digitali, che introduce nel cpp l’articolo 254 ter.


Esso prevede che nel caso in cui nel dispositivo siano presenti scambi di comunicazioni, carteggi mail o conversazioni telematiche e di messaggistica, vada applicata la identica disciplina che riguarda le Intercettazioni agli articoli 266 e 267 del codice di rito. Il provvedimento è stato assegnato alla commissione Giustizia il 17 aprile e deve ancora iniziare l’iter di discussione. Invece, nella stessa sede, è proseguito mercoledì scorso l’esame del ddl «Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all'ordinamento giudiziario e al codice dell'ordinamento militare», il cosiddetto ddl Nordio che, tra l’altro, abroga il reato di abuso di ufficio, e che è stato già approvato al Senato. Sono stati presentati 111 emendamenti, tutti dell’opposizione. Il provvedimento, come ricordato dal presidente Ciro Maschio, risulta iscritto nel programma dei lavori dell’Assemblea per il mese di maggio. Per quanto concerne la separazione delle carriere, l’ultima dichiarazione è quella del ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani. Sulla «riforma della giustizia per la separazione delle carriere dei magistrati siamo in dirittura d'arrivo», ha detto tre giorni fa, concludendo: «Stiamo lavorando, ho parlato ieri ( martedì, ndr) con Nordio.


È tutto pronto, dobbiamo fare gli ultimi incontri. Non so quando ma dovremo fare una riunione conclusiva».


Comunque la proposta dovrebbe giungere a metà maggio, ossia dopo il congresso dell’Anm, sul tavolo del Consiglio dei ministri: una scelta strategica, come riferito da Repubblica, per evitare un assist di critica ai magistrati riuniti a Palermo.


Ricordiamo che in commissione Affari costituzionali sono depositate quattro proposte di legge per la separazione delle carriere e riforma del Csm; tuttavia tutto si è arenato a fine febbraio, dopo aver terminato diverse audizioni. È fermo invece l’iter dell’esame della proposta di legge a prima firma Pittalis che andrebbe a modificare in senso più garantista la normativa sulle misure di prevenzione. Per quanto concerne il tema carcere mercoledì, dopo l’audizione del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, è stato riaperto il termine per la presentazione degli emendamenti alla proposta del deputato Giachetti di Italia Viva per la liberazione anticipata speciale. Il voto potrebbe slittare a dopo le elezioni europee.

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