Protocollo pisa

 di Valentina Stella Il Dubbio 17 aprile 2021

Da circa un anno a Pisa è in vigore un protocollo sottoscritto dal Tribunale, dall'Ordine degli avvocati e dalla Camera penale locale avente l'obiettivo di evitare gli assembramenti durante l'emergenza sanitaria. Esso prevede con metodo di turnazione l'invio in aula di un solo avvocato quale sostituto processuale di tutti quanti i colleghi nelle udienze di smistamento, ossia quelle che non prevedono ovviamente la trattazione. Il modello funziona ed è stato replicato anche in altre parti d'Italia. Come ci spiega l'avvocato Laura Antonelli, Presidente della Camera penale di Pisa, «i vantaggi sono diversi: minore afflusso di persone nei locali del tribunale, miglior servizio all'utenza, e una più celere e agile definizione delle udienze di smistamento». Questo va ad incidere anche a favore di una ottimizzazione del lavoro delle cancellerie. «L'idea del protocollo - ci spiega sempre l'avvocato Antonelli - nasce al termine del lockdown dello scorso anno, intorno all'11 maggio: da noi i rinvii delle udienze erano ancora compresi nel 2020, mentre in altre città già nel 2021. Tutto ciò era giustificato dall'impossibilità di tenere le udienze in aule inadeguate ad evitare affollamenti. Infatti, nonostante le calendarizzazioni, molto spesso si assisteva comunque a delle sovrapposizioni. L'alternativa, come prevista dal decreto ministeriale, era quella di celebrare le udienze su Teams. Ma noi, come Camera penale aderente  all'Unione delle Camere Penali Italiane, abbiamo detto 'no' e quindi abbiamo portato avanti la battaglia contro la smaterializzazione del processo». Da qui il protocollo: «fermo restando la possibilità data al difensore di presenziare fisicamente all'udienza e ferma restando la facoltà di chiedere la trattazione da remoto, questo protocollo mira a privilegiare quella in presenza attraverso però la tendenziale e auspicata, seppur non vincolante, sostituzione dei difensori ex art. 102 cpp con un collega che, di volta in volta, si rende disponibile gratuitamente a questa incombenza». Come funziona praticamente il protocollo? «Il Consiglio dell'Ordine invia al difensore di fiducia una email in cui gli spiega che esiste questo protocollo e la sua utilità. Insieme allega anche l'elenco degli avvocati sostituti qualora si volesse avvalere del servizio. Non occorre fornire al sostituto un atto scritto ma è consentita Ia delega orale». L'udienza di smistamento non prevede l'apertura del dibattimento: le questioni preliminari e Ia costituzione di parte civile saranno rinviate all'udienza successiva. «Sostanzialmente si svolge una udienza filtro per le fasi successive: più ravvicinate se non prevedono istruttoria, rinviate dopo tre o quattro mesi in caso contrario». In conclusione ci dice la Presidente Antonelli: «stiamo valutando la possibilità di mantenere il protocollo anche terminata l'emergenza pandemica. Prima di adesso le udienze di smistamento terminavano anche nel pomeriggio, adesso possiamo celebrare anche 35 udienze  in solo due ore».

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