Ucpi: separazione delle carriere unica soluzione per crisi della magistratura
di Valentina Stella Il Riformista 6 giugno 2020
di Angela Stella
Non si è parlato di riforma del
Consiglio Superiore della Magistratura ieri nel tavolo convocato dal Ministro della
Giustizia Alfonso Bonafede. Al centro della discussione con le delegazioni delle
rappresentanze forensi - Unione delle Camere
Penali Italiane, Aiga, OCF, Unione delle Camere Civili, Cnf – la ripresa
dell’attività giudiziaria in questa nuova fase. Da mesi gli avvocati stanno
denunciando la totale paralisi del loro lavoro, con rinvio delle udienze nel
2021, con danni per la macchina della giustizia, e una conseguente negazione
dei diritti ai cittadini. In molti
palazzi di giustizia- hanno fatto presente dall’Ucpi - è necessario avere appuntamenti rilasciati via
mail per poter accedere alle cancellerie e alle segreterie, che peraltro
osservano orari di apertura assai ridotti, e l’attività di udienza non supera
il 15 – 20% dei ruoli. Una situazione di blocco dovuta anche e soprattutto al
collocamento in smart working della maggior parte del personale amministrativo,
che da casa non può accedere né ai fascicoli né ai registri. I penalisti hanno
avanzato delle proposte: “abbiamo chiesto al Ministro di recuperare il periodo
di sospensione feriale di agosto, quantomeno in parte e soprattutto di immaginare
un orario dell’attività di udienza anche nel pomeriggio inoltrato e il sabato
mattina. L’obiettivo è evitare che si formi un carico di arretrato
ingestibile. L’avvocatura attende un
gesto politico deciso, e credo che sia una posizione condivisa da tutte le
sigle presenti e anche dall’avvocatura istituzionale”. D’accordo Bonafede che
al termine dell’incontro ha fatto sapere che “la giustizia deve tornare in
tempi celeri alla normalità. Alla luce del mutato scenario, ci indirizziamo
verso la riapertura generale, le eccezioni dovranno essere debitamente motivate
da ragioni sanitarie conclamate ”. L’incontro è durato diverse ore: assente al
tavolo, stranamente rispetto alle previsioni della vigilia, l’Anm, come fa
notare al Riformista l'avvocato Eriberto Rosso, Segretario dell'Ucpi, che era
presente insieme al Presidente Giandomenico Caiazza: "non ci spieghiamo
questa assenza, le altre volte l’Anm era al tavolo con noi". Ed infatti
dal Ministero hanno fatto sapere che l’incontro con l’Associazione Nazionale
Magistrati è avvenuto dopo quello con le rappresentanze dell’avvocatura. La
discussione sulla riforma del Csm è stata rimandata in una successiva riunione,
la cui data è ancora da fissare: “L’Ucpi ha ribadito la proposta di riforma
costituzionale di separazione delle carriere, la necessità di prevedere due
Consigli Superiori della Magistratura e di intervenire con provvedimenti di
drastica limitazione dei fuori ruolo”. La legge di riforma per la separazione
delle carriere, promossa dall’Ucpi, sarà in aula alla Camera dei deputati il 29
giugno 2020.
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