Il Partito Radicale: oggi la giornata delle vittime degli errori giudiziari

di Valentina Stella Il Dubbio 17 giugno 2020

Il 17 giugno 1983 Enzo Tortora venne svegliato alle 4 del mattino dai Carabinieri di Roma e arrestato per traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico. Lo ammanettarono e lo diedero in pasto ai fotografi chiamati per l'occasione. Era innocente. A 37 anni da quel giorno vergognoso per la storia giudiziaria italiana il Partito Radicale, che elesse Tortora quale simbolo della giustizia ingiusta e lo fece eleggere a Strasburgo, chiede, tramite il Segretario Maurizio Turco e il Tesoriere Irene Testa, che ' si approvi subito la proposta per istituire la giornata vittime errori giudiziari'. Ieri, aggiungono Turco e Testa, «finalmente la nostra proposta di legge promossa per dedicare una Giornata nazionale alle vittime di ingiusta detenzione ed errori giudiziari in Italia è stata, grazie al Presidente della Commissione giustizia del Senato Andrea Ostellari, messa in calendario nei lavori della Commissione, con il voto di quasi tutti i gruppi ad eccezione del Movimento 5 stelle». Oggi sarà posto in votazione l'incardinamento. «Sappiamo che da allora poco è cambiato sul fronte della giustizia - ci dicono gli esponenti radicali -. Ancora oggi troppi innocenti finiscono in carcere, troppi ancora in custodia cautelare». Dai dati rilevati dal sito errorigiudiziari. com, emerge che dal 1992 al 31 dicembre 2018 si sono registrati oltre 27.500 casi di ingiusta detenzione: in media,

1057 innocenti in custodia cautelare ogni anno. Con una spesa che supera i 750 milioni di euro in indennizzi, per una media di circa 29 milioni di euro l’anno. «In venticinque anni di attività sottolineano proprio al Dubbio i giornalisti Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, fondatori di Errorigiudiziari. com - per mantenere acceso un faro sul problema degli innocenti in carcere, abbiamo capito che quello degli errori giudiziari è uno dei temi più sottovalutati e colpevolmente trascurati della nostra giustizia. E il confronto con l’Europa sta lì a dimostrarlo: in Gran Bretagna si sono registrati 87 casi negli ultimi dieci anni, in Francia ci sono una sessantina di vittime di ingiusta detenzione l’anno, da noi circa mille. In Spagna la spesa media annua in indennizzi è di circa 5 milioni di euro, da noi quasi 30. Per questo qualunque gesto, anche solo simbolico come l’istituzione di una giornata intitolata a chi ha vissuto il dramma di finire in cella senza colpa, ha un suo valore. Ecco perché abbiamo accettato volentieri, con la nostra associazione, di essere tra i promotori dell’iniziativo».

Ispiratore della proposta di legge è stato l’avvocato Giuseppe Rossodivita: «Alle vittime dei crimini ci dovrebbe pensare la giustizia, alle vittime della giustizia però non ci pensa nessuno e gli errori sono molti di più di quelli che vengono riconosciuti come tali. Le vittime sono tutte uguali, sono persone che hanno avuto rovinata

la propria esistenza per colpa di altri, ma quando il carnefice veste l’abito del giudice e usa come armi poteri conferiti dalla legge, la coscienza collettiva tende a rimuovere, a cancellare il misfatto e la stessa vittima. Spero che la proposta sia approvata al più presto, sarebbe un importante segnale culturale, oltre che per le vittime e le loro famiglie». Per aumentare la sensibilizzazione sul tema il Partito Radicale ha organizzato oggi su Radio Radicale la Giornata delle vittime degli errori giudiziari dalle 11 alle 14. All’appuntamento parteciperanno: Francesca Scopelliti, Presidente Fondazione Enzo Tortora, i senatori Ostellari, Mirabelli, Ciriani e Dal Mas, gli onorevoli Boschi, Gelmini e Molinari, i giornalisti Vittorio Feltri, Paolo Del Debbio, Gian Marco Chiocci, Mario Sechi, Carlo Fusi, Piero Sansonetti, i radicali Rita Bernardini e Deborah Cianfanelli, non mancheranno le testimonianze delle vittime di errori giudiziari ed ingiusta detenzione: Daniela Candeloro, Giuseppe Gullotta, Bruno Lago, Antonio Lattanzi, Anna Maria Manna, Diego Olivieri, Antonio Perugini, Cristiano Scardella, fratello di Aldo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le commissioni di inchiesta in Parlamento

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»

«Ridurre l’arretrato civile del 90%? Una chimera» Nordio ripensa l’intesa con l’Ue