«La Lega è garantista e vi spiego perché»

di Valentina Stella Il Dubbio 16 ottobre 2018

Giuseppe Basini, classe 1947, dopo la laurea in fisica nucleare e numerosi incarichi presso istituti internazionali di ricerca come Nasa, Cern, Infn dedica la sua vita anche alla politica: tra i fondatori di Alleanza Nazionale e del Partito Liberale Italiano, oggi è un deputato della Lega, a seguito di un accordo per le politiche del 2018. Onorevole Basini, il direttore Sansonetti ha intitolato un suo editoriale “Lega garantista sulla carta”: da un lato Matteo Salvini che inveisce contro la magistratura per il sequestro dei 49 milioni, dall’altro un Ministro dell’Interno che indebolisce lo Stato di Diritto proibendo i soccorsi in mare. Lei definirebbe la Lega un partito garantista? Secondo me la Lega è un partito garantista, nato proprio per difendere i cittadini. Poi ha subìto varie trasformazioni, diventando un partito nazionale senza perdere questa caratteristica. La Lega ha capito una cosa basilare: un uomo su una isola deserta non è libero, è semplicemente solo. La libertà politica  ha senso solo se riferita ad un comunità. Questo rapporto tra la persona e la comunità a cui appartiene è alla base della Lega. Questo fa sì che la Lega sia sicuramente un partito garantista. Mentre credo che l’esempio dei rifugiati sia un esempio mal posto. Cos’è il soccorso in mare? Qualcosa che sei tenuto a fare se qualcuno per un incidente, un accidente, una tempesta si trova in pericolo. Non è la stessa cosa di chi decide volontariamente di mettersi in pericolo e  non una ma 10, 100, 1000 volte. La legalità va basata sulla legittimità. E io non credo che trattare da casuale pericolo di vita quella che è in realtà una volontaria voglia di mettersi in quella situazione sia giusto. Però onorevole come si concilia una anima garantista con la volontà di inasprire le pene, di sgomberare i Rom, con una legittima difesa senza limiti, con il Daspo e gli agenti provocatori? L’involuzione giustizialista di ampi settori della magistratura non è di oggi. È cominciata ed è stata protetta e propagandata dalla sinistra tanto nelle sue frange estreme quanto in quelle moderate, perché negli ultimi trenta anni la sinistra italiana ha perso una sua caratteristica garantista che prima aveva almeno in parte aveva, per diventare un partito giustizialista, tanto da far pensare ad un rapporto, se non organico almeno ideale, tra la sinistra e dei settori della magistratura. Credo tuttavia che gli ultimi provvedimenti in materia di giustizia che i Cinque Stelle stanno preparando siano sbagliati. Le garanzie già così poche per i cittadini vengono ancor più ridotte. Credo però che quello che è successo in Italia sia che forze diverse siano state obbligate a governare assieme perché, giusto o sbagliato che sia, c’è in questo momento un rifiuto da parte del popolo italiano nella sua parte maggioritaria di tutto ciò che c’era prima, ossia il Pd e Forza Italia. Al di là della pur enorme differenza di una disastrosa guerra appena perduta  - adesso caso mai siamo preoccupati del futuro, non del passato -  vi sia però un punto in comune, oggi, col dopoguerra e cioè un rifiuto abbastanza generalizzato delle classi dirigenti e dei partiti che governavano in precedenza. E qui viene spontaneo il paragone con i governi del Cln, dove forze in effetti assolutamente non compatibili, erano obbligate a stare assieme. Non a caso oggi Lega e Cinque Stelle non hanno firmato un programma ma un contratto. Si sono messi d’accordo solo su certi punti perchè vero che i pentastellati non sono affatto garantisti ma non è vero che non lo sia la Lega. I Cinque Stelle sono giustizialisti sul piano della giustizia, poi vogliono il reddito di cittadinanza, sono abbastanza nemici dello sviluppo industriale; la Lega invece chiede che si ponga un freno alla immigrazione illegale, che si faccia la flat tax, e si faccia una seria politica di legittima difesa. Le due anime ci sono eccome nel Governo, come era un tempo con i comunisti e la democrazia cristiana. Si tratta di una situazione particolare ma non c’era altro modo di dare un governo al Paese. La Lega però non ha smesso di essere garantista perché ha fatto un governo con i Cinque Stelle.   Onorevole Lei è anche un iscritto storico al Partito Radicale. Prima sono stato iscritto ai Club Pannella e poi al Partito Radicale da molti  anni. Ritengo che il Partito Radicale sia in buona sostanza un partito liberale estremista, e mi va molto bene. Credo che molte battaglie che hanno fatto i radicali  - dal divorzio allo Stato di Diritto al collegio uninominale  - siano battaglie liberali a cui aderisco con la ragione e con l’azione. La mia iscrizione è naturale come lo è stata quando ero senatore di Alleanza Nazionale. Non ci trovo nessuna contraddizione. Purtroppo il Partito Liberale e il Partito Radicale sono piccole realtà. Siccome c’è il suffragio universale sono i grandi partiti che poi fanno politica, tanto i liberali quanto i radicali devono darsi da fare e portare più liberalismo che si può dentro una scena politica che di suo non lo è sempre. Personalmente sono sempre stato un liberale di destra e quindi a sinistra non ci posso andare e quando vincemmo il referendum dissi a Segni ‘abbiamo vinto e questo porterà ad un bipolarismo in Italia’, allora ognuno deve scegliere dove andare per essere più credibile e più utile. Il compito era occidentalizzare la sinistra e costituzionalizzare la destra. Essendo io una persona sentimentalmente oltre che politicamente di destra è chiaro che dovevo cercare di costituzionalizzare la destra. E diventai uno dei fondatori di Alleanza Nazionale. Altri amici referendari che avevano il cuore a sinistra si diedero il compito di occidentalizzare la sinistra. Quel lavoro non è andato sprecato perché oggi effettivamente abbiamo una destra che sì ha cambiato sigle, partiti, coalizioni così come la sinistra, però parlando in termini generali, oggi abbiamo sicuramente una destra più costituzionale di una volta e una sinistra più occidentale di una volta. Il Partito Radicale è stato uno degli elementi di questa modernizzazione del Paese. 

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