Focolaio a Volterra ma vaccinano i magistrati

 di Angela Stella Il Riformista 10 marzo 2021

Sono 50 i detenuti che hanno contratto l'infezione da Covid-19 nel carcere di Volterra, in provincia di Pisa; fortunatamente sono in buone condizioni di salute, molti sono asintomatici al momento. Da stamattina verrà completato il tracciamento interno alla struttura detentiva rivolto anche al personale penitenziario e a chiunque abbia accesso alla casa di reclusione per motivi di lavoro: «da domani (oggi, ndr) - ha annunciato il sindaco volterrano, Giacomo Santi - scatterà un ulteriore screening a tappeto per tutti i familiari delle persone che accedono al carcere: sono circa 90 famiglie e oltre 200 persone». Lo screening verrà effettuato impiegando i test antigenici rapidi e in caso di sospetta positività su ciascun individuo sarà ripetuto il tampone molecolare per confermare o escludere il risultato precedente. Nel corso dello screening effettuato all'interno della casa di reclusione sono state individuate anche due positività su persone, una delle quali residente fuori dal Comune di Volterra, che dall'esterno hanno accesso alla struttura per motivi di lavoro e che potrebbero avere innescato il focolaio anche se al momento non ci sono conferme da parte delle autorità sanitarie. Due giorni fa era stata la deputata dem Lucia Ciampi a sollevare il problema della vaccinazione: «la vaccinazione di detenuti e personale delle carceri va accelerata. Il caso di Volterra è emblematico e rischia di creare una situazione incontrollabile». Eppure priorità per la vaccinazione era stata data al personale degli uffici giudiziari, di età compresa tra i 18 e i 65, inserito dalla Regione tra i servizi pubblici essenziali. Infatti proprio il Procuratore generale presso la Corte d’ Appello di Firenze, Marcello Viola, era stato tra i primi a rivolgersi al Presidente della Toscana, Eugenio Giani, per chiedere di integrare l’ammissione al desiderato antidoto anti-Covid per chi svolge un servizio essenziale come i magistrati. Ed è stato accontentato. Ora, come leggiamo sul sito della Regione Toscana, le dosi di Astrazeneca sono terminate e non è più possibile prenotarsi per questa categoria. E allora quando toccherà ai reclusi toscani, visto che dopo dovrebbe spettare proprio a loro la dose Astrazeneca?  Non sarebbe il caso di rivedere la lista di priorità? 

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