Manifestazione davanti a Poggioreale: “Chiudere il portone e aprire la porta”

 di Valentina Stella Il Dubbio 24 novembre 2020

Il direttivo del Carcere Possibile Onlus, insieme a tutte le realtà che gravitano intorno agli istituti di pena che vorranno aderire, proclama una giornata di protesta domani 25 novembre dalle ore 11: 30 all’esterno del Carcere di Poggioreale e del Tribunale di Napoli a piazza Cenni, per chiedere simbolicamente ' ai capi degli uffici indicati di chiudere il Portone d’ingresso degli istituti penitenziari partenopei ed aprire la porta d’uscita'. Il motivo? L'espandersi della pandemia da Covid 19 nelle carceri e l'inefficacia delle misure governative adottate fino a questo momento, nonostante diversi


appelli a fare meglio e fare subito da parte del Partito Radicale, dei Cappellani, delle famiglie dei reclusi: ' La porta di ingresso al carcere - scrivono in una nota - è ancora troppo grande rispetto alla piccola porta “socchiusa” che dovrebbe consentire di contro la liberazione di un numero di detenuti sufficiente affinché si ripristinino i requisiti minimi di sicurezza all’interno degli istituti'.


La situazione dei contagi negli istituti di pena campani l'ha resa nota il Garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello: 188 detenuti positivi in Campania di cui 105 a Poggioreale e 69 a Secondigliano. Sono invece 223 i contagiati tra la polizia penitenziaria, il personale sanitario e amministrativo. ' Si registra una situazione catastrofica', dicono i penalisti napoletani. Se da un lato a causa del sovraffollamento ' non esistono spazi ove poter isolare i detenuti risultati positivi al contagio', dall'altro lato ' vi è ancora l'emissione ( seppur ridimensionata)


di ordini di carcerazione e l’applicazione di misure cautelari intramurarie che incidono sull’aumento della popolazione detenuta'. Per questo i membri dell'associazione napoletana fanno delle precise richieste: bloccare l’emissione di nuovi ordini di carcerazione; limitare ai soli casi più gravi la custodia intramuraria; trattare da parte del Tribunale di Sorveglianza il maggior numero possibile di procedure relative a detenuti intramurari ai quali concedere una misura alternativa che consenta una rapida uscita dal carcere

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