«L’errore giudiziario è un problema di tutti i sistemi giudiziari»
di Valentina Stella Il Dubbio 30 novembre 2018
Qualche settimana fa a Barcellona si è
tenuta la terza European Innocence
Network Conference, organizzata da European Innocence Network. Per il
nostro Paese è intervenuto il professore Luca Lupària, Presidente dell'European
Innocence Network e Professore Ordinario di Diritto processuale penale e di Diritto
penitenziario nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma
Tre.
Professore
che quadro è emerso dalla Conferenza?
La Conferenza di Barcellona, la terza dopo
quelle di Praga nel 2016 e Roma nel 2017, è stata una importante occasione di
confronto tra diverse realtà europee, a cui hanno preso parte anche celebri
studiosi nordamericani, pionieri del tema. Tanti sono stati gli spunti di
riflessione sviluppati nel corso del congresso, ma ad ogni incontro emerge
sempre più chiaramente come il problema dell'errore giudiziario sia un problema
"globale", che si riscontra in tutti gli ordinamenti, negli Stati
Uniti così come in Europa, in Asia, in Sud America. Non solo, i fattori che
possono condurre alla genesi dell'errore giudiziario sono in realtà comuni ai
vari sistemi, e possono quindi essere studiati, affrontati e - per certi versi
- anche "combattuti" in una prospettiva transnazionale. Proprio per
questo è stato creato l'European Innocence Network, che ho l'onore di
presiedere: per riunire in un'unica Associazione i vari progetti esistenti in
Europa e gli studiosi che si occupano del tema, condividendo risorse, idee,
materiali ed esperienze.
Come
si pone il nostro Paese rispetto al contesto europeo e statunitense?
Rispetto agli Stati Uniti d'America, dove
le innocence organizations operano da
oltre vent'anni e gli errori giudiziari sono ormai riconosciuti come una realtà
del sistema giudiziario americano, in Italia il problema è avvertito da pochi
anni, e sono ancora rari gli studi e gli approfondimenti dedicati al tema. Ma
anche in molti altri Paesi europei non vi è ancora la consapevolezza circa il
fatto che l'errore giudiziario è invero un elemento insito in ogni sistema
giudiziario, che necessita sia di meccanismi di prevenzione che di rimedio, ove
l'errore sia già avvenuto.
Quali
sono le cause maggiori degli errori giudiziari in Italia?
Uno dei maggiori problemi che si
riscontrano in Italia è proprio quello che, allo stato, non è possibile
"mappare" quali siano, nel nostro ordinamento, le cause principali
degli errori giudiziari. Dobbiamo basarci purtroppo soltanto sui casi noti di
errori realmente accaduti e, in tal senso, è forse possibile suddividere i fattori
che conducono potenzialmente agli errori giudiziari in due macro categorie: da
un lato, quelli "classici", come la falsa confessione e gli errori
connessi alle testimonianze oculari, soprattutto con riferimento alla
ricognizione di persona. Dall'altro, vi è il problema delle cosiddette
"nuove prove scientifiche" e delle nuove tecnologie, che possono
anche essere paradossalmente causa di errori giudiziari (pensiamo, ad esempio,
al DNA - che costituisce potenzialmente una prova granitica - raccolto e repertato
in maniera non corretta, ovvero contaminato).
Come
prevenire il fenomeno?
Purtroppo non esistono ricette magiche, ma
è possibile lavorare su alcuni passaggi, su alcuni punti del procedimento
penale che sappiamo essere particolarmente critici e delicati per la formazione
di possibili errori. Mi riferisco, in particolare, alla fase delle indagini
preliminari, che è una fase in cui l'errore sembra quasi non pesare, complice
la consapevolezza del fatto che la maggior parte degli atti investigativi dovranno
poi essere necessariamente ripetuti in dibattimento, e quindi si è portati
erroneamente a credere che eventuali errori generatisi durante le
investigazioni possano poi essere tempestivamente "corretti" durante
il processo dibattimentale. L'esperienza di casi realmente verificatisi,
purtroppo, ci insegna che questo molte volte non è avvenuto, e che errori
formatisi nella fase embrionale del procedimento si siano poi cristallizzati in
sentenze di condanna profondamente ingiuste.
Sarebbe
necessario un registro nazionale?
La creazione di un registro che raccolga
dati, notizie, e informazioni approfondite sui casi di errori giudiziari e di
ingiuste detenzioni in Italia è una esigenza che noi dell'Italy Innocence
Project manifestiamo da tempo. Per studiare a fondo i fattori che nel nostro
ordinamento troppo spesso conducono a incarcerare - e, a volte, persino a
condannare - persone innocenti, sarebbe indispensabile ottenere un quadro il
più completo possibile della casistica nazionale, così da esaminare a fondo
quali siano i meccanismi che conducono, nella realtà italiana, a veri e propri
"cortocircuiti" del nostro sistema giudiziario.
Commenti
Posta un commento