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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

Intervista a Claudio Galoppi

  Valentina Stella Dubbio 1 novembre 2025 L’Anm parli tecnicamente della riforma, abbandoni i connotati ideologici e non si faccia coinvolgere nello scontro pro o contro governo. La partita è ancora aperta.  A dirlo in questa intervista è Claudio Galoppi, Segretario di Magistratura Indipendente. Toghe "non cadete nell'abbraccio mortale delle opposizioni" auspica Nordio. È d'accordo? Non si deve cadere nell’abbraccio di nessuna forza politica perché qualunque perdita di terzietà è mortale per l’autonomia della magistratura, un bene prezioso che oggi va salvaguardato ad ogni costo. L'Anm sembra "una succursale" del Pd dice il suo collega del gruppo dei CentoUno Andrea Reale. Condivide? Mi sembra un giudizio ingeneroso e infondato nella sua generalizzazione, che tuttavia prende spunto da atteggiamenti di una parte della magistratura connotati ideologicamente: è un atteggiamento incompatibile con l’idea stessa di giurisdizione che deve rifuggire da qualunque...

Enrico Grosso: un avvocato alla guida del Comitato dei magistrati

  Valentina Stella Dubbio 1 novembre 2025 È  Enrico Grosso , classe 1966, ordinario di diritto costituzionale a Torino e avvocato il neo-presidente onorario del comitato a difesa della Costituzione per il No al referendum sulla giustizia, promosso dall'Anm. Allievo di  Gustavo Zagrebelsky , per il professore il diritto è una questione di famiglia: suo padre,  Carlo   Federico Grosso , scomparso nel 2019, è stato un noto avvocato penalista impegnato in processi come quello relativo alla strage di Bologna, a quella del Rapido 904, per il crack Parmalat e per il delitto di Cogne, e pure vice presidente del Csm. Il nonno,  Giuseppe Grosso , è stato a sua volta un grande giurista, esperto di storia del diritto romano. Grosso è stato presentato ufficialmente ieri durante una conferenza stampa nella sede dell’Anm in Cassazione. Ad introdurlo  Antonio Diella , magistrato e presidente del Comitato. Si è fatta notare in sala la presenza di  Rocco Maruotti ...

Approvata definitivamente in Parlamento la riforma costituzionale

  Valentina Stella Dubbio 31 ottobre 2025 Il primo tempo è vinto: con 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni ieri il Senato ha dato il via libero definitivo alla riforma costituzionale della separazione delle carriere. Ora, o meglio la prossima primavera, la parola passerà ai cittadini che si esprimeranno al referendum. “Compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani” ha commentato la premier  Giorgia Meloni . Una vittoria dedicata a Berlusconi, quella di oggi? “No, e' una vittoria dedicata alla democrazia”, ha risposto il ministro della Giustizia,  Carlo Nordio , a margine del voto, facendo storcere il naso a qualche azzurro.  “No ai pieni poteri”  invece è stato scritto sui cartelloni innalzati dalle opposizioni a fine voto. Nessuna bagarre stavolta in Aula, come accaduto al Senato. Qualche interruzione fisiologica da parte si...

Separazione: arriva l'ultimo Sì al Senato

  Angela Stella Unità 31 ottobre 2025 Con 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni ieri il Senato ha dato il via libera definitivo alla riforma costituzionale della separazione delle carriere. Tra fine marzo e aprile toccherà ai cittadini pronunciarsi.  “Compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani” ha commentato dai social la premier  Giorgia Meloni . Una vittoria dedicata a Berlusconi, quella di oggi? “No, e' una vittoria dedicata alla democrazia”, ha risposto il ministro della Giustizia,  Carlo Nordio .  “No ai pieni poteri”  è la scritta su cartelloni esibita dai parlamentari di opposizioni al termine del voto, mentre gridavano “vergogna, vergogna” verso i banchi della maggioranza.  La giornata era iniziata a Palazzo Madama alle 10:30 con le dichiarazioni di voto. Aveva cominciato il leader di Iv  Matteo Renzi...

Silvio rivive in piazza

  Ang. Ste. Unità 31 ottobre 2025 Una gigantografia di Silvio Berlusconi e attorno le bandiere di Forza Italia, in piazza Navona a Roma. Così il partito del Cavaliere ha celebrato ieri l'approvazione definitiva della riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati, subito dopo il voto al Senato. In piazza, i capigruppo parlamentari, altri componenti azzurri e attivisti. Subito dopo il flashmob, foto di gruppo dei presenti. Tra loro, anche diverse vittime di ingiuste detenzioni ed errori giudiziari come Antonio Lattanzi, ex assessore comunale ai Lavori pubblici in Abruzzo, arrestato 4 volte nel 2002 per tentata concussione e abuso d'ufficio e citato ieri nell’emiciclio di Palazzo Madama dal senatore Zanettin. Per il deputato Enrico Costa “hanno rappresentato le migliaia di persone arrestate e solo dopo anni assolte e risarcite dallo Stato. Tra il 2017 e il 2024 in Italia ci sono state 5933 vittime di ingiuste detenzioni risarcite dallo Stato. Sono stati pagati dallo Stat...

Pd: no ai pieni poteri

  Angela Stella Unità 31 ottobre 2025 "Ieri (due giorni fa, ndr) Meloni ha chiarito l'obiettivo di questa riforma: servire a lei e al suo governo per avere le mani libere e non aver controlli". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, in una conferenza stampa ieri a Palazzo Madama assieme al presidente dei senatori, Francesco Boccia, e alla capogruppo alla Camera, Chiara Braga dopo l'approvazione in Aula della riforma per la separazione delle carriere dei magistrati. Il riferimento è alle dichiarazioni della premier in merito alla decisione della Corte dei Conti di bocciare il progetto del Ponte sulle stretto di Messina per cui “la riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento”. La Schlein ha aggiunto: “Nel referendum ci impegneremo per spiegare una cosa molto chiara: chi pensa che i giudici devono obbedire a c...

Separazione: oggi il sì finale

  Valentina Stella Dubbio 30 ottobre 2025 Oggi è il grande giorno. Intorno alle 12 il Senato darà il via libera finale alla riforma costituzionale della separazione delle carriere. Subito dopo, le forze di maggioranza si riuniranno tutte a piazza Navona per un flash mob, pioggia permettendo. Ma intanto ieri a tenere banco ancora le dichiarazioni del presidente del Senato  Ignazio La Russa  e quelle del  Ministro Nordio  contro l’opposizione.  “Valeva un candelabro” ha risposto il Guardasigilli ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni del vertice di Palazzo Madama per cui la separazione è giusta ma “forse il gioco non valeva la candela”. Anche il presidente della Commissione affari costituzionali e relatore del provvedimento,  Alberto Balboni , nelle sue repliche in Aula, pur se diretto alle opposizioni, è sembrato voler replicare anche al suo collega di partito La Russa: “Il punto non è quanti magistrati passino da una funzione...

Cpr Albania: follia

  Angela Stella Unità 29 ottobre 2025 Ieri il segretario di Più Europa Riccardo Magi, i parlamentari del   partito democratico Matteo Orfini e Rachele Scarpa e le associazioni del Tavolo Asilo e immigrazione hanno effettuato una visita a sorpresa nel centro migranti di Gjadër, in Albania. Al momento in teoria i centri realizzati in Albania hanno una capienza complessiva imponente: 880 posti nel centro di trattenimento per richiedenti asilo, 144 posti nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) e 20 posti nel penitenziario. A un anno di distanza, la struttura di Shëngjin è quasi sempre vuota e nel centro di Gjadër, nella sezione CPR, sono trattenute circa venticinque persone. Ad agosto di quest’anno la Corte di Giustizia europea ha emesso una sentenza che ha ribaltato le tesi del governo italiano sui Paesi sicuri, incrinando di fatto in profondità la legittimità del progetto Italia Albania. Tornando alla visita di ieri sono stati effettuati colloqui individuali con gli ‘osp...

Scontro governo Anm

  Valentina Stella dubbio 29 ottobre 2025 Sulla riforma della giustizia la tensione aumenta e si intensifica il dibattito dentro e fuori il Parlamento.  “Da quando sono ministro sono stato abituato alle improperie più sciagurate. Ora c'è anche l'attentato alla Costituzione”. A dirlo ieri mattina il ministro della Giustizia,  Carlo Nordio , al Salone della Giustizia nel corso del faccia a faccia con il direttore del Giornale  Alessandro Sallusti . Per il ministro si tratta di una “affermazione quasi schizofrenica perché la Costituzione ha in sé il suo rimedio. Prevede essa stessa di essere modificata con un procedimento molto lungo”. “Quello che mi amareggia - ha aggiunto il Guardasigilli - è che qualche volta queste accuse vengano da magistrati perché la giustizia non può essere strumentalizzata o addirittura prostituita per ragioni politiche”. Poi si espresso sul cuore della riforma, quello che le toghe definiscono il “lancio dei dadi” per il Csm: “il sorteggio fa p...

Fullone al Dap: è polemica

 Angela Stella unità 28 ottobre 2025 Antonio Fullone, come reso noto dal quotidiano ‘Domani’, è stato nominato a capo del Dipartimento per la formazione degli agenti penitenziari. La pratica sarebbe stata caldeggiata fortemente dal sottosegretario alla giustizia, il meloniano Andrea Delmastro Delle Vedove, e il Ministro Nordio avrebbe avallato senza problemi. Fullone - ecco il problema per molti  -  è però imputato nel processo scaturito dai pestaggi avvenuti nell’aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Una vicenda orribile, documentata dalle immagini riprese dalle telecamere interne. Sono 105 gli imputati tra agenti della penitenziaria, funzionari del Dap e medici dell'Asl di Caserta, molti sotto processo con l’accusa di tortura e depistaggio. Fullone all’epoca era Provveditore per le carceri della Campania e fu lui a ordinare la perquisizione straordinaria poi finita in pestaggio, benché la legge conferisce il potere di disporre perquisizioni al direttore d...

L'Anm scende ufficialmente in campo

  Valentina Stella dubbio 28 ottobre 2025 «Giusto dire No»: è intorno a questo slogan che l’Anm si compatta ufficialmente in vista dell’appuntamento referendario della prossima primavera. Oggi al Senato inizia la discussione sulla riforma Nordio e giovedì il voto finale. Ma intanto i magistrati affilano le armi e escono uniti dall’assemblea di sabato, convinti di poter vincere la partita, puntando nella comunicazione all’attacco e a non a pararsi dalle accuse. «Basta difenderci soltanto - ha detto il presidente  Cesare Parodi  - raccontiamo a tutti quello che la magistratura italiana ha fatto per la società in questi anni, non soltanto ovviamente come sarebbe difficile negare per il terrorismo e per la mafia ma a tutela della salute delle famiglie, dei bambini, della dignità delle persone, dei lavoratori dell'ambiente».  Il Segretario  Rocco Maruotti  è stato invece applaudito quando richiamando la disiscrizione dall'Anm di  Nino di Matteo  ha det...

Gratteri da Anm

  Valentina Stella Dubbio online 25 ottobre 2025 "Mi avete cercato per un mese, oggi sono qui invece di andare a cogliere le olive e mi richiamate a 7 minuti per il mio intervento?" : non meraviglia l'ironia pungente di Nicola Gratteri, protagonista della mattinata in Cassazione dove l'Anm è riunita per lanciare la campagna referendaria contro la riforma costituzionale della separazione delle carriere. Lo slogan scelto è "Giusto dire No". E' il procuratore capo di Napoli però a fornire consigli sulla comunicazione: "basta fare convegni con avvocati e professori. Non perdete tempo a parlare con 150 persone. Andate dappertutto, nelle università, nella società civile. Io mi sveglio al mattino e ho sei giornali contro. Voi nessuno" a sostenere lal causa. "E allora andate tra la gente a spiegare con i 400 vocaboli che conoscono" la contrarietà alla riforma. Sforando il tempo a disposizione seppur richiamato dalla sua collega Paola Cervo ch...

Intervista Aurora Matteucci

  Valentina Stella Dubbio 27 ottobre 2025   L’assoluzione prima e la condanna poi di un ragazzo per violenza sessuale a Macerata, balzata agli onori della cronaca una settimana fa, riaccende la polemica sul tema del consenso. Ne parliamo con l’avvocato Aurora  Matteucci , già presidente della Camera penale di Livorno.   La proposta di legge Boldrini intende superare il concetto di violenza sessuale come atto necessariamente compiuto con l'uso di violenza o minaccia, stabilendo invece che integrano la fattispecie di violenza sessuale tutti gli atti sessuali compiuti o subiti in assenza di consenso. “Una norma prevista dalla Convenzione di Istanbul” ha specificato la parlamentare.  Lei cosa ne pensa?   Quella del consenso all’atto sessuale è questione molto complessa.  Per la Cassazione, ormai da anni, l’atto sessuale non consentito è reato, a prescindere dal fatto che ricorra una violenza fisica o psichica. Si è forzato, in palese violazione del princip...