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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Dl Paesi sicuri rinviato alla CGue

  Angela  Stella Unità 12 novembre 2024 La sezione immigrazione del tribunale di Roma ha rimesso ieri il caso dei migranti trattenuti nel centro in Albania alla Corte di Giustizia europea sospendendo il provvedimento di convalida del trattenimento. La decisione, lunga 50 pagine, riguarda sette migranti, provenienti dall’Egitto e dal Bangladesh, che sono stati portati venerdì dalla nave Libra nel centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader in Albania. Il giudizio sulla convalida viene ora sospeso e ne consegue la liberazione e quindi il ritorno nel nostro Paese. Non si sa ancora se nel Cara di Bari o in un altro centro di accoglienza per richiedenti asilo che ha disponibilità di posti. La presidente di sezione, la dottoressa Luciana Sangiovanni, ha emanato un comunicato stampa per spiegare le decisioni arrivate dopo che ieri mattina si erano tenute le udienze per l’esame delle richieste di convalida dei trattenimenti effettuati dalla Questura di Roma - ai sensi del Protocol

Modello Albania di nuovo bocciato dai giudici

  Valentina Stella dubbio 12 novembre 2024 Di nuovo il modello Albania, così come pensato da Giorgia Meloni ed Edi Rama, così come il recente dl Paesi sicuri, vengono smontati dai giudici. Infatti ieri  la sezione immigrazione del tribunale di Roma ha rimesso il caso dei migranti trattenuti nel centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader alla Corte di Giustizia europea sospendendo il provvedimento di convalida del trattenimento. La decisione riguarda sette migranti, provenienti dall’Egitto e dal Bangladesh, che sono stati portati venerdì dalla nave Libra al di là dell’Adriatico. Il giudizio sulla convalida viene ora sospeso e ne consegue la liberazione e quindi il ritorno nel nostro Paese, nel primo Cara disponibile. La presidente di sezione, la dottoressa Luciana Sangiovanni, come il 18 ottobre, molto probabilmente consapevole della necessità di una comunicazione chiara per una decisione che ha suscitato polemiche politiche, ha emanato una nota stampa. «Il rinvio pregiudi

Scontro governo - toghe: Nordio e Sisto promuovono il dialogo, Salvini attacca i magistrati

  Valentina Stella dubbio 10 novembre 2024 Da un lato il Ministro Carlo Nordio – espressione di Fratelli d’Italia – e il numero due di Via Arenula, l’azzurro Francesco Paolo Sisto a smorzare i toni con la magistratura, dall’altro lato il vice premier Matteo Salvini che a suon di X va in direzione opposta e continua ad attaccare le toghe. Tutto questo è avvenuto stamattina nella sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma dove era in corso la festa dei 60 anni di Magistratura democratica. Partiamo dall’inizio. Il Guardasigilli in collegamento da remoto, come preannunciato nei giorni scorsi al Salone della Giustizia, porta un messaggio di conciliazione: «Noi vogliamo un dialogo con la magistratura proprio perché sappiamo che la magistratura è quella chiamata ad applicare le leggi - ha evidenziato il ministro -. Il nostro Governo chiede il vostro contributo, perché stiamo vivendo un momento di transizione veramente importante, stiamo colmando la carenza di organico -ha proseguito -.

Intervista a Salvatore Curreri

  Valentina Stella Dubbio 9 novembre 2024 Su richiesta della Lega al Senato verrà attivato il cosiddetto affare assegnato, uno strumento meno rigido dell’indagine conoscitiva, in merito al «rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea». Ne parliamo con Salvatore Curreri, ordinario di Diritto costituzionale e pubblico comparato presso l'Università di Enna. Cosa ne pensa della proposta del Carroccio? A me pare un'iniziativa che risponde solo a esigenze propagandistiche. A livello giuridico mi sembra un'operazione assolutamente inutile: la messa in discussione del primato del diritto dell'Unione europea contrasta tanto con i principi fondamentali su cui la Ue si regge, tanto con la nostra Costituzione. Non è vero che il principio della supremazia del diritto europeo, come afferma con una certa arditezza il senatore Borghi, è “meramente giurisprudenziale”, cito testualmente. Si spieghi meglio. È vero che ci sono state delle sentenze risalenti al 1963

Supremazia diritto nazionale: la vittoria di Pirro di Borghi

  Valentina Stella Dubbio 9 novembre 2024 «C'era un po' di curiosità circa tutto questo dibattito che riguarda il tema dei Paesi sicuri perché poi chiaramente quello che accade in Italia coinvolge anche gli altri. Quindi c'era un po' di preoccupazione su questo tema: secondo alcuni, i Governi non sono nella condizione di poter definire cosa sia un Paese sicuro»: lo ha dichiarato ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo arrivo al vertice informale dell'Ue. Il tema delle politiche migratorie resta dunque importante nel dibattito politico, non solo italiano. Tanto è vero che, proprio per dare una risposta alle sentenze sui migranti trasferiti in Albania, la Lega al Senato ha chiesto durante l’ufficio di presidenza della commissione Politiche dell’Unione europea di aprire una indagine conoscitiva relativa al principio di primazia del diritto dell’Unione Europea rispetto al diritto nazionale. L’iniziativa arriva dopo che nella Commissione Affari costituzi

Il prof Raimo sospeso per tre mesi

  Angela Stella Unità 8 novembre 2024 Christian Raimo, scrittore e docente di Storia e Filosofia presso il liceo Archimede di Roma, è stato sospeso per tre mesi dall'insegnamento, con una decurtazione del 50% dello stipendio, dopo aver criticato il ministro Giuseppe Valditara. La vicenda è nota: Raimo, candidato con Avs alle ultime Europee, ma non eletto, durante una manifestazione elettorale aveva rivolto al ministro dell'istruzione parole dure, definendolo “cialtrone, lurido, repressivo e pericoloso”. Raimo aveva detto poi che “Valditara è un bersaglio debole da colpire come si colpisce la Morte nera di Star Wars”, aggiungendo che “bisogna fare una manifestazione non per la scuola, ma proprio contro Valditara”. Parole alle quali il ministro aveva risposto parlando di “violenza”. Così a fine settembre era giunta la notifica del procedimento disciplinare, che avrebbe potuto provocare la sospensione dall’insegnamento senza stipendio, fino ad arrivare al licenziamento. Alla fine,

Separazione: bocciati emendamenti all'articolo 1

  Valentina Stella Dubbio 8 novembre 2024 Nella tarda mattinata di ieri la Commissione Affari costituzionali della Camera ha terminato le votazioni sugli emendamenti all'articolo 1 del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati, doppio Csm, Alta Corte disciplinare. Le proposte di modifica, presentate dalle sole opposizioni, sono state tutte respinte. L’art. 1 prevede la modifica dell’articolo 87 della Costituzione riguardante le funzioni del Presidente della Repubblica. In particolare si punta a cambiare il comma 10 per cui il Capo dello Stato, nella sua veste anche di Presidente del Csm, andrà a presiedere non più solo un Consiglio Superiore della Magistratura, ma quello dei giudicanti e quello dei requirenti.  Al termine della riunione il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati,  Nazario Pagano , ha detto: «Il primo voto rappresenta un momento storico e decisivo, reso possibile grazie alla dedizione e alla

Riforma intercettazioni: relazione di Calderone

  Valentina Stella dubbio 8 novembre 2024 Due giorni fa il disegno di legge "Modifiche alla disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione" a prima firma del capogruppo di Forza Italia in 2a al a Palazzo Madama, Pierantonio Zanettin, è stato incardinato in Commissione giustizia alla Camera. Relatori sono il capogruppo di FdI Carolina Varchi e quello di FI Tommaso Antonino Calderone. Come ha spiegato quest’ultimo nella sua relazione, il provvedimento, già approvato in prima lettura al Senato, «consta di un unico articolo e reca un contenuto puntuale. Il comma 1 interviene in tema di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, introducendo un limite massimo di durata complessiva delle operazioni pari a 45 giorni.   Si integra in tal senso l'articolo 267, comma 3, del codice di procedura penale». Nel dettaglio: «Nel testo attualmente vigente, la citata disposizione prevede che il decreto del pm che dispone l'intercettazione indichi le modalità

Nordio cerca la tregua armata?

 Valentina Stella Dubbio 7 novembre 2024 Nordio sta cercando una tregua armata con la magistratura? Non è molto semplice dare una risposta a questa domanda leggendo le dichiarazioni che ieri ha fatto al Salone della Giustizia a Roma. Il contesto è noto: lo scontro tra Governo da una parte e giudici dall’altre, rei  - a detta della maggioranza – di prendere decisioni contro le politiche migratorie dell’Esecutivo. Da un lato inizialmente il Guardasigilli ha picchiato duro contro le toghe, ricordando quanto sarebbe avvenuto a partire dalla stagione di Tangentopoli:  «Vi è stata una seconda fase di 'Mani pulite' in cui per una retrocessione della politica, la magistratura ha di fatto occupato questo posto e da quel momento molte decisioni politiche sono state influenzate dalla magistratura, che si è permessa di criticare le leggi. In un Paese ideale i magistrati non dovrebbero criticare la legge e i politici non dovrebbero criticare le sentenze. Ma dopo 'Mani pulite' questa

Accademici e penalisti contro ddl sicurezza

  Valentina Stella Dubbio 6 novembre 2024 Molti avvocati e accademici si sono riuniti ieri a Roma all’evento “No al pacchetto sicurezza. Con la costituzione in difesa del diritto penale liberale”, organizzato dall’Unione Camere Penali contro il ddl sicurezza, in discussione al Senato, dopo l’approvazione alla Camera dei deputati. Tra i giuristi ha preso la parola l’ex presidente della Corte Costituzionale  Giovanni Maria Flick : “sono onorato e lieto di essere avvocato e di partecipare a questo incontro che si batte per la difesa dei diritti fondamentali e contro l’autoritarismo privo di logica che segna questo disegno di legge”. Per l’ex Ministro  “c’è il rischio che il sovraffollamento diventi l’etichetta dell’invivibilità del meccanismo di panpenalizzazione e pancarcerarizzazione. Il disegno di legge non tocca nulla per quanto riguarda la depenalizzazione” e assistiamo ad un “silenzio su interventi migliorativi per rendere il carcere più umano.  La risposta penale alla resistenza pa

Intervista a Luigi Ferrajoli

  Angela Stella Unità 6 novembre 2024 Tra gli interventi più critici all’evento “No al pacchetto sicurezza. Con la costituzione in difesa del diritto penale liberale”, organizzato ieri dall’Unione delle Camere Penali Italiane contro il ddl sicurezza in discussione al Senato, dopo l’approvazione alla Camera, c’è stato quello del giurista Luigi Ferrajoli.  Professore cosa pensa in linea generale di questa norma? E’ un “pacchetto sicurezza” demagogico e propagandistico, ancor più dei tanti altri che l’hanno preceduto. Ne è prova il fatto che l’Italia è uno dei Paesi più sicuri del mondo: sono circa 300 gli omicidi ogni anno, su una popolazione di circa 59 milioni. La principale finalità di questo disegno di legge è in realtà quella di ottenere il consenso degli elettori, con misure ingiuste e inutilmente repressive che stigmatizzano soprattutto le differenze: quella dei migranti, quella dei tossicodipendenti, quella della piccola devianza. Il suo effetto principale, purtroppo, consiste ne

Penalisti con ddl penale

  Angela Stella UNità 6 novembre 2024 “Chiediamo che il Senato riconsideri le norme segnalate non solo sotto i profili di incostituzionalità segnalati dall’Accademia ma anche sotto quelli del manifesto distacco dai principi del diritto penale liberale, che asseritamente ispira questa maggioranza, e della provata inutilità degli aumenti di pena e dell’introduzione di nuovi reati e di nuove aggravanti per la soluzione dei problemi della sicurezza dei cittadini”: questo l’appello lanciato ieri al termine dell’evento organizzato a Roma dall’Unione Camere Penali dal titolo “No al pacchetto sicurezza Con la costituzione in difesa del diritto penale liberale”,  contro il ddl sicurezza, in discussione al Senato, dopo l’approvazione alla Camera dei deputati. Intervenuto il garante dei detenuti del Lazio,  Stefano Anastasia : “l’iniziativa è molto giusta ed opportuna. Secondo i dati del Ministero della Giustizia al 31 ottobre in carcere ci sono 62110 persone, alcune centinaia in più rispetto a q

Altre due decisioni dei giudici creano lo scontro con il governo

  Angela Stella unità 5 novembre “Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il paese insicuro ormai è l’Italia. Ma noi non ci arrendiamo”. Questo il commento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini all’ordinanza del tribunale di Catania che non ha applicato il decreto governativo sui paesi sicuri perché in contrasto con le norme europee. E proprio per protestare contro i continui attacchi politici, e mediatici, verso le decisioni di alcuni giudici ritenute non conformi alla volontà della maggioranza e del Governo, ieri la magistratura si è riunita numerosa e compatta all’assemblea straordinaria di Bologna.  Nella Sala delle Colonne del Tribunale civile di Bologna posti in piedi vista per la copiosa presenza anche di cittadini, rappresentanti dell’accademia e del direttivo della camera penale bolognese  giunti per manifestare vicinanza alla magistratura. Le toghe si sono riunite dopo che  il giudice del tribunale di Bologna, Marco Gattuso,