Dl sicurezza: oggi voto di fiducia
Valentina Stella dubbio 27 maggio 2025
Si svolgerà oggi a partire dalle ore 18 nell'aula della Camera la votazione per appello nominale sulla fiducia posta dal Governo sulla legge di conversione del decreto sicurezza. L'esame del provvedimento andrà avanti con prosecuzione notturna fino alle 24 e nelle giornate successive, fino a venerdì. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che «il governo ha apprezzato la discussione generale, anche lunga, che si è svolta sul testo. Per noi questo è un provvedimento strategico per valorizzare il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine e contiene misure decisive per la sicurezza». Peccato che i banchi della maggioranza fossero quasi tutti vuoti ieri durante il dibattito, che è stato caratterizzato da una lunga lista di interventi, invece, delle opposizioni che compatte hanno criticato la procedura seguita in commissione Affari Costituzionali, dove giovedì scorso è stata imposta una doppia tagliola, sia sugli emendamenti che sulle dichiarazioni di voto. Secondo Federico Gianassi, capogruppo PD in Commissione Giustizia, «sul dl sicurezza ci troviamo di fronte alla classica strategia perdente delle destre: violentano il codice penale con decretazione d'urgenza, pensando che con un tratto di penna si possa miracolosamente risolvere i problemi del Paese sulla sicurezza. Il risultato è che non c’è sicurezza e i diritti delle persone vengono compressi. Il governo è una farsa, una presa in giro per gli italiani». Mentre si dibatteva alla Camera ci sono stati anche momenti di tensione a piazza Barberini a Roma dove durante un sit-in organizzato dalle associazioni contro il dl: un gruppo di manifestanti ha tentato di sfondare per due volte il cordone di polizia, per raggiungere i palazzi istituzionali. Sono stati poi contenuti con gli scudi. Durante gli scontri è rimasto leggermente ferito Luca Blasi, assessore al III Municipio di Roma. Slitta invece al 10 ottobre mesi la decisione del Tribunale di Milano se sollevare o meno la prima questione di legittimità costituzionale sul nuovo decreto per verificare se esista il requisito della straordinaria necessità e d’urgenza, in attesa di capire come sarà configurato il nuovo testo nella legge di conversione al vaglio del Parlamento.
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