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Visualizzazione dei post da 2025

Appello dei Garanti

  Angela Stella Unità 12 dicembre 2025  “Non c’è più tempo! Bisogna fermare la strage di vite e di diritti nelle carceri italiane”: questo l’appello lanciato ieri dai Garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà personale durante un convegno al Senato dal titolo “Dignità e diritti in carcere. Verso il Giubileo dei detenuti, le proposte dei Garanti”, durante il quale hanno ribadito altresì la necessità “di gesti di clemenza, di speranza e di una legge ordinaria per superare il sovraffollamento carcerario”.  Oggi siamo sempre più vicini alla soglia critica dei 66.000 detenuti che ci costò, nel 2013, la condanna da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo. E tutto questo mentre il sovraffollamento tocca percentuali altissime: oggi siamo giunti al 133% a livello nazionale, con punte del 220% a San Vittore, del 212% a Foggia, del 205% a Lucca e del 201% a Brescia e a Lecce. In più dall’inizio dell’anno sono 74 i suicidi dietre le sbarre. “Dopo Ci...

Confronto ad Atreju

  Valentina Stella Dubbio 12 dicembre 2025 A differenza dell’anno scorso quando la platea del Circo Massimo contestò duramente l’ex presidente dell’Anm  Giuseppe Santalucia , quest’anno quello stesso popolo di Atreju, riunito però nei giardini di Castel Sant’Angelo, ha scelto il fair play nei confronti di  Silvia Albano . Neanche un accenno di applauso ma neppure un fischio da quando ieri è salita sul palco insieme al  Ministro Nordio , ad  Alberto Balboni , ad  Antonio Di Pietro , a  Sabino Cassese , a  Debora Serracchiani  e a  Gaetano Azzariti  per discutere della riforma della separazione delle carriere. Ad accogliere gentilmente la presidente di Magistratura Democratica c’era addirittura quel  Giovanni Donzelli  che solo l’anno scorso, nel periodo di grande scontro tra politica e magistratura per le decisioni sul protocollo Italia Albania, aveva dedicato alla giudice un articolo di dossieraggio sul suo blog dal titolo...

Caso Palumbo: disattesa norma su ordinanza cautelare

  Valentina Stella Dubbio 11 dicembre 2025 Continua a montare sulla stampa lo scandalo che ha coinvolto  Roberto Palumbo , primario del reparto di Nefrologia dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, arrestato in flagranza e portato in carcere nei giorni scorsi mentre riceveva tremila euro dall'imprenditore  Maurizio Terra . Per entrambi il gip ha disposto gli arresti domiciliari e, secondo l'accusa, il primario riceveva regolarmente mazzette, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare. Ma noi ci fermiamo qui. Non apriamo le virgolette per aggiungervi stralci del provvedimento del giudice perché esattamente il 10 dicembre 2024 veniva pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo riguardante la presunzione di innocenza e il diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali,    che   apportava delle modifiche al Codice di procedura penale. In particolare all’articolo 114 cpp dove si introduceva il divieto di pubblicazione, integrale o per...

Intervista a Gialuz

Valentina Stella Dubbio 11 dicembre 2025 Avvocato Mitja Gialuz, ordinario di Diritto processuale penale nell'Università di Genova, l’articolo 138 Cost. è stato pienamente rispettato. Allora perché parlare di “attacco alla Costituzione” per la previsione della norma sulla separazione carriere e Alta Corte? L’“attacco alla Costituzione” sta nella scelta del sorteggio. Può darsi, come sostengono autorevoli costituzionalisti, che la regola dell’elettività degli organi di governo costituisca un principio supremo dell’ordinamento costituzionale e, quindi, sottratto alla revisione costituzionale (Corte cost. n. 1146/1988). Ma certo la scelta di affidare alla cieca sorte la formazione di due organi costituzionali rappresenta uno squarcio profondo in quel tessuto democratico che connota non solo le istituzioni repubblicane ma tutte le organizzazioni comunitarie. Il professor Giovanni Guzzetta ha detto: il sorteggio è legittimo perché il Csm non è un organo di rappresentanza politica. Sbagli...

Intervista ad Antonella Marandola

  Valentina Stella Dubbio 10 dicembre 2025   Antonella Marandola, ordinario di Diritto processuale penale presso l’Università degli Studi del Sannio e membro del Comitato del Sì di Noi Moderati, quelli del No hanno parlato di “attacco alla Costituzione”.   È la stessa Costituzione che dal 1948 impegna il legislatore a dare attuazione alla sua VII disposizione transitoria per cui   ci saremmo dovuti dotare di un ordinamento giudiziario conforme alla Carta.   Il tema è emerso con la riforma del processo penale del 1988: l’art. 5 della legge delega impegna il Governo ad emanare le norme necessarie per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario al nuovo processo penale. Quell’impegno diventa indifferibile  nel 1999, con la costituzionalizzazione del   giusto processo, che si esplicita anche attraverso la garanzia della terzietà ed equidistanza del giudice dall’accusa e della difesa.    Secondo lei grazie alla separazione delle carr...

Ora il Coa di Napoli chiede scuse pubbliche a Borrelli

  Valentina Stella Dubbio 10 dicembre 2025 Riabilitare sui social l’immagine e la funzione dell’avvocatura: è quanto ha chiesto il  Coa di Napoli  al parlamentare di Avs  Francesco Emilio Borrelli  dopo la bufera che si è scatenata per le sue invettive contro  Rosario Marsico  e tutti i penalisti, in particolare quelli della Camera Penale locale, che difendono i camorristi. In particolare si chiede al deputato anti-cialtroni di pubblicare sui suoi canali social il deliberato della riunione dello scorso venerdì. In particolare esso elenca nella prima parte un estratto di una lettera che lo stesso Borrelli ha inviato al Coa dove sostiene, tra l’altro, che la sua reazione «non era in alcun modo rivolta alla categoria forense o agli Avvocati che quotidianamente esercitano con impegno, sacrificio e serietà la loro funzione costituzionale. Ritengo fondamentale, inoltre, evidenziare, al fine di evitare ogni lettura distorta, che non ha mai espresso giudizi ne...

Intervista a Zanon

  Valentina Stella Dubbio 9 dicembre 2025   Professor Nicolò Zanon, già vice presidente della Corte Costituzionale, in questi giorni sulla stampa circola la voce che lei starebbe passando nel grande Comitato dei partiti di maggioranza per il Sì alla separazione delle carriere, voluto da Giorgia Meloni. È così? Ho letto anch’io. Allo stato, faccio parte del Comitato “SìSepara” della Fondazione Einaudi. Quelli del No hanno parlato di “attacco alla Costituzione” su questa riforma perché essa non appartiene alla maggioranza. Che ne pensa? È un vecchio ritornello, se mi consente anche un po’ sgradevole. Proprio nella Costituzione esiste una norma, l’articolo 138, che prevede che la Costituzione possa essere modificata con una procedura complessa che può persino prevedere, come accade nel nostro caso, l’intervento del popolo tramite referendum. Dico “sgradevole” perché è un argomento che cerca di respingere i sostenitori della riforma fuori del recinto costituzionale, negando la lor...

Intervista a Francesca Scopelliti

  Valentina Stella Dubbio 6 dicembre 2025 Intervista a Francesca Scopelliti, presidente della Fondazione per la giustizia giusta Enzo Tortora e presidente del Comitato nazionale “Cittadini per il Sì” sostenuto da Forza Italia. Come spiegherebbe ad un cittadino comune perché votare Sì? Occorre votare Sì per avere una giustizia più giusta, affinché un caso Tortora non si ripeta mai più, affinché si riducano le ingiuste detenzioni e gli errori giudiziari. Avere migliaia di innocenti in carcere è una piaga che il nostro Paese, il nostro Stato di Diritto non può più permettersi. Secondo lei questo avverrà perché si avrebbe un giudice più indipendente rispetto alle richieste del pubblico ministero? Con due carriere separate ma soprattutto con due Csm separati avremo giudici più forti, meno timorosi di non accogliere le richieste dei pubblici ministeri perché le loro carriere non dipenderanno più dai colleghi requirenti. Come ha detto giustamente il deputato di Forza Italia Enrico Costa è...

Borrelli ora è un problema per Avs

  Valentina Stella Dubbio 6 dicembre 2025 Francesco Emilio Borrelli  sta diventando sempre di più un caso all’interno del suo partito,  Alleanza Verdi e Sinistra . I suoi colleghi in Parlamento sarebbero sempre più convinti di dover fare intorno al deputato un cordone sanitario. Come vi abbiamo raccontato in questi ultimi giorni Borrelli ha avuto un pesantissimo diverbio per le strade di Napoli con l’avvocato partenopeo  Rosario Marsico , reo secondo il deputato di Avs di difendere camorristi e pure a caro prezzo. Ad essere preso di mira non solo lui ma l’intera  Camera Penale di Napoli  a cui apparterrebbero i cosiddetti «avvocati di camorra». Per quelle affermazioni e per le altre rese in una seconda diretta social, in cui è stata coinvolta anche la moglie, pure lei avvocato ma civilista, Marsico ha presentato una querela contro di lui. Poi su Facebook sempre Borrelli ha lanciato un singolare proposta: chi viene accusato di camorra non dovrebbe scegliersi...

Lo strano caso Borrelli: il parlamentare che ignora la Carta, emette sentenze e attacca gli avvocati

 Valentina Stella dubbio 5 dicembre 2025 «Gli avvocati che difendono   il clan Moccia   vengono profumatamente pagati. È legittimo, però lancio una provocazione: se facessimo una legge per cui i camorristi o presunti tali invece di poter spendere milioni di euro per i processi di camorra venissero assistiti a rotazione da avvocati con un tabellario? Scommettiamo che tanti di questi non farebbero più questo tipo di attività? Sarebbe bello fare una norma per cui se sei accusato di camorra hai diritto alla difesa ma non puoi spendere 10 milioni di euro per tre avvocati». A lanciare questa singolare proposta è stato un parlamentare:   Francesco Emilio Borrelli   di Avs. Lo ha fatto due sere fa dalla sua pagina Facebook attraverso un video con cui - in un mix di vittimismo, complottismo, autocelebrazione e analfabetismo costituzionale - ha rilanciato il suo attacco contro l’avvocato  Rosario Marsico , reo di difendere i camorristi, e contro quella «casta» di avv...

Intervista a Debora Serracchiani

  Valentina Stella Dubbio 5 dicembre 2025 Debora Serracchiani, deputata e responsabile giustizia del Partito democratico, i partiti di maggioranza lanciano un grande comitato per il Sì. Eppure qualche mese fa la linea della Meloni era un'altra. Lei come legge questa scelta? Penso che abbiano deciso di politicizzare il referendum perché hanno compreso che nel merito la riforma fa acqua da tutte le parti. Non solo non risolve nessuno dei problemi della giustizia, ma li aggrava. Le criticità reali con le quali si scontrano gli operatori, primi tra tutti gli avvocati, rimangono intatte: processi infiniti, mancanza di personale, sistemi telematici in tilt, istituti penitenziari sovraffollati in modo indegno. Dinanzi a tutto questo si mette in discussione il principio cardine dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge: l’indipendenza della magistratura è infatti strumentale ad assicurare l’effettiva uguaglianza. I cittadini stanno iniziando a capirlo e infatti il NO cresce nei son...