Procura off limits Penalisti in protesta

 Valentina Stella Dubbio 12 maggio 2023

Accesso alla Procura prima vietato agli avvocati, poi limitato solo su appuntamento, poi ridotto ad un’ora. Per questo la Camera penale di Civitavecchia, presieduta dall’avvocato Andrea Miroli, ha proclamato quattro giorni astensione – dal 15 al 18 maggio -. Vediamo cosa è successo: «lo scorso 9 febbraio ad alcuni Avvocati veniva inibito dalla vigilanza l’accesso agli uffici della Procura della Repubblica». Chieste spiegazioni, il Procuratore f.f. rispondeva:«…al fine di assicurare un più ordinato svolgimento dell’attività degli uffici, l’accesso da parte di difensori e privati è consentito solamente previo appuntamento, ovvero, se presente in ufficio, previo accertamento del PM interessato della disponibilità a ricevere visita» mentre « l’accesso alle Segreterie è consentito negli orari di apertura degli uffici (9-13) e previo appuntamento». Inoltre «l’accesso non è consentito se finalizzato esclusivamente al deposito di memorie, atti, documenti e richieste ex art. 415 bis cpp, denunce, querele, procure speciali, nomine, revoche, rinunce al mandato, per i quali l’art. 87 d lgs 150/22 prevede il necessario utilizzo del Portale del Processo Penale Telematico (PPPT)». E sappiamo bene quanti problemi ancora ruotino intorno al PPPT. Comunque «fuori di questi casi, in assenza di appuntamento, l’accesso è consentito laddove ricorrano comprovate ragioni d’urgenza (scadenza termini ecc…) e previa autorizzazione del personale della Segreteria interessata”». In pratica «in caso di necessità o di urgenza (che presupponevano inevitabilmente il non aver avuto la possibilità di prenotare l’appuntamento) gli avvocati dovevano sperare che il personale amministrativo si mostrasse disponibile ad accoglierli». Siccome «con la revoca dello stato emergenziale, i provvedimenti vigenti nel periodo dell’emergenza sanitaria sono venuti meno; per l’effetto, nel comparto della giustizia, l’accesso nei Tribunali e nelle Procure non è più (e non può più essere), contingentato, soprattutto per coloro che, come gli Avvocati, vi operano quotidianamente», la Camera Penale proclamava qualche settimana fa lo stato di agitazione. Il Procuratore f.f. «“in considerazione delle richieste avanzate dal Consiglio dell’Ordine e dalla Camera Penale e delle osservazioni formulate in sede ispettiva” rimodulava l’accesso alle segreterie, consentendolo: “liberamente agli Avvocati dalle 09.00 alle 10.00 dal lunedì al venerdì”; “previo appuntamento telefonico dalle 10.00 alle 14.00 dal lunedì al venerdì, salvo che sussistano comprovati motivi di urgenza”». Il tutto «previa verifica da parte degli addetti alla vigilanza della presenza e disponibilità del personale amministrativo interessato». Insomma gli avvocati trattati quasi come ospiti sgraditi. «La gravità di tali disposizioni violative del diritto di difesa» ha portato dunque all’astensione sostenuta nei principi anche dalla Camera Penale di Roma e dal Coordinamento delle Camere Penali laziali.

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