Cerciello Rega: rinviate udienze
di Valentina Stella Il Dubbio 10 marzo 2020
Rinviato ad aprile il processo a carico dei due studenti americani Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjort, accusati di concorso nell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega avvenuto a Roma il 26 luglio scorso. Lo hanno deciso ieri i giudici della prima Corte d'assise. L'udienza era stata fissata per ieri mattina nel Tribunale di Roma ma non si è svolta per motivi legati all'emergenza Coronavirus. I giudici, infatti, nel rispetto delle nuove norme in vigore, hanno vietato il trasferimento dei due imputati a piazzale Clodio dal carcere, ma per questioni tecniche non è stato possibile stabilire il collegamento video con Regina Coeli, dove i due americani sono reclusi da circa 8 mesi. Quanto accaduto non è di poco conto però: nel decreto legge emanato per far fronte all'emergenza del covid- 19 si prevede che le ' udienze nei procedimenti a carico di detenuti' non possono essere rimandate, bensì debbano essere gestite ' ove possibile' tramite videoconferenze: e proprio in un processo a carico di due giovani ragazzi reclusi in un Paese straniero e accusati di un reato gravissimo non è stato possibile da parte dello stesso Stato mettere a disposizione la basilare tecnologia per praticare quanto ipotizzato. Eppure il presidente della Corte lo aveva detto: concludiamo il prima possibile questo processo. Comunque la Corte d'assise, che aveva anche disposto udienza a porte chiuse, ha aggiornato il procedimento al prossimo 17 aprile cancellando il calendario di date previsto per marzo. In quella data i due imputati potranno collegarsi in videoconferenza dal carcere di Rebibbia.
Rinviato ad aprile il processo a carico dei due studenti americani Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjort, accusati di concorso nell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega avvenuto a Roma il 26 luglio scorso. Lo hanno deciso ieri i giudici della prima Corte d'assise. L'udienza era stata fissata per ieri mattina nel Tribunale di Roma ma non si è svolta per motivi legati all'emergenza Coronavirus. I giudici, infatti, nel rispetto delle nuove norme in vigore, hanno vietato il trasferimento dei due imputati a piazzale Clodio dal carcere, ma per questioni tecniche non è stato possibile stabilire il collegamento video con Regina Coeli, dove i due americani sono reclusi da circa 8 mesi. Quanto accaduto non è di poco conto però: nel decreto legge emanato per far fronte all'emergenza del covid- 19 si prevede che le ' udienze nei procedimenti a carico di detenuti' non possono essere rimandate, bensì debbano essere gestite ' ove possibile' tramite videoconferenze: e proprio in un processo a carico di due giovani ragazzi reclusi in un Paese straniero e accusati di un reato gravissimo non è stato possibile da parte dello stesso Stato mettere a disposizione la basilare tecnologia per praticare quanto ipotizzato. Eppure il presidente della Corte lo aveva detto: concludiamo il prima possibile questo processo. Comunque la Corte d'assise, che aveva anche disposto udienza a porte chiuse, ha aggiornato il procedimento al prossimo 17 aprile cancellando il calendario di date previsto per marzo. In quella data i due imputati potranno collegarsi in videoconferenza dal carcere di Rebibbia.
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