Il partito radicale elegge Maurizio Turco

di Valentina Stella Il Dubbio 9 luglio 2019

Il 41esimo congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito tenutosi a Roma dal 5 al 7 luglio ha eletto Segretario Maurizio Turco con 177 voti, e tesoriere Irene Testa con 166 voti. Presidenti d'onore sono stati eletti l'ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata, la radicale storica Laura Arconti, il leader dell'opposizione al regime Cambogiano Sam Rainsy e il presidente dell'Istituto Arabo per i diritti umani della Tunisia Ben Hassen. Maurizio Turco si avvicina al Partito di Marco Pannella nei primi anni ‘ 80: sarà parlamentare europeo e due volte deputato in Italia. Attualmente è anche rappresentante legale del Partito. Irene Testa, già autrice del volume Parlamento Zona Franca con l’avvocato Alessandro Gerardi, è promotrice della campagna Noautodichia. Da oltre un decennio, con l’associazione Il Detenuto Ignoto, è impegnata sul fronte dell’affermazione e promozione dei diritti dei reclusi. La mozione generale approvata impegna gli organi dirigenti su diversi fronti: rilanciare il Manifesto- Appello dei Premi Nobel contro lo sterminio per fame nel mondo; rafforzare la campagna per il riconoscimento del diritto umano e civile alla conoscenza da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite; proseguire, chiamando a raccolta tutte le forze autenticamente federaliste, la lotta per gli Stati Uniti d'Europa; elaborare un documento di analisi e proposte di riforma per ripristinare valori e regole da Stato di Diritto in Italia, in settori cruciali per la vita democratica, come quelli dell'informazione e dei sistemi elettorali, della amministrazione della giustizia e del carcere, e della lotta alla criminalità, che verrà sottoposta alla discussione del Congresso degli iscritti italiani del Partito Radicale. Intanto tra la notte di domenica e lunedì è stata svaligiata la sede nazionale del Partito radicale a Roma. La cassaforte è stata smurata e portata via dai ladri con i fondi delle iscrizioni e delle donazioni raccolti durante il congresso e con l’atto di acquisto dei diritti per l’uso in Italia del simbolo della Rosa nel Pugno.

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