Carcere e giustizia entrano in monastero

Di Valentina Stella

Giovedì 26 ottobre alle 18 riprendono gli “Incontri Celimontani”, la serie di seminari mensili che le comunità monastiche dei monaci e delle monache camaldolesi di Roma promuovono ogni anno nella cornice del monastero di San Gregorio al Celio. Quest’anno il tema è: “Il carcere e la giustizia: redenzione e riconciliazione?” e intende svilupparsi come una riflessione collettiva sul tema dell’amministrazione della giustizia e sulle sue ripercussioni sulla vita reale delle persone. “Un tema costante nell’apostolato della Chiesa e del ministero dei Pontefici romani – rende noto l’agenzia di stampa della Chiesa Universale, ACI - . Basterebbe solamente ricordare, nel secolo appena trascorso, le udienze, le celebrazioni nelle carceri e le visite dei Papi ai detenuti, da San Giovanni XXIII a Papa Francesco, passando per Paolo VI e Benedetto XVI. O gli appelli a provvedimenti di clemenza, come quello di Papa Wojtyla al Parlamento italiano nel 2002 o quello recente di Papa Francesco in occasione del Giubileo della Misericordia”. Sono “centinaia di migliaia le famiglie che, soltanto in Italia, sono profondamente segnate dai problemi della giustizia - scrivono i curatori degli incontri, padre Innocenzo Gargano e madre Michela Porcellato - non abbiamo le cifre precise, ma certamente esse sono molto alte, nonostante che certe verità non abbiano mai o quasi mai l’onore di apparire in qualunque pagina dei nostri giornali o dei mass media in generale. E' grave - continuano i due religiosi - constatare la condizione assolutamente disumana in cui il carcerato viene ridotto”, così come “di coloro che sono finiti in simili situazioni personali nonostante la propria innocenza o il cattivo funzionamento dei vari livelli di amministrazione della giustizia!”. Da questa premessa nasce un interrogativo a cui gli incontri, che si protrarranno fino al 17 maggio 2018, cercheranno di dare una risposta. “E’ proprio impossibile trovare soluzioni alternative al carcere quando ci si trova di fronte a situazioni oggettivamente lesive della giustizia, non riuscendo a trovare una strada che permetta di realizzare il principio della distinzione tra peccato e peccatore, che pure sembra aver fatto da sempre parte dell’annunzio ebraico cristiano in questa nostra terra martoriata?”. “Di fronte a questa sfida - concludono padre Gargano e madre Porcellato - abbiamo cercato di raccogliere i pareri di persone che sanno cosa sia realisticamente oggi un carcere, ma anche di persone che osservano l’intera problematica a partire dalla tradizione ebraico-cristiana e dalle conquiste dell’illuminismo, che sono alla base dell’attuazione pratica della giustizia in Italia e in gran parte del mondo occidentale”. Tra queste persone c’è l’esponente del Partito Radicale, Rita Bernardini, protagonista del primo incontro su ‘La situazione carceraria oggi in Italia’ che così ha commentato sulla sua pagina facebook: “Un invito gradito da parte dei Padri Camaldolesi che mi hanno chiesto di aprire (e chiudere) gli Incontri Celimontani sulle problematiche del carcere e della giustizia. Lo hanno chiesto a me, militante del Partito Radicale e questo lo trovo molto bello. Sarei davvero felice che agli incontri partecipassero parenti e amici di persone detenute. L'ingresso è aperto a tutti. Leggete con quali parole, semplici e forti, Innocenzo Gargano e Michela Porcellato presentano gli Incontri Celimontani 2017-18: “Seguendo il Vangelo siamo convinti che quello che Dio ci propone sia una vita dell’uomo piena di compiutezza, di gioia (Gv 15, 11) e di giustizia. Egli non vuole né la morte né la sofferenza del peccatore, ma che si converta e viva”, conclude Bernardini.

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