Orlando: «Riconosciuto il merito e il ruolo della Polizia penitenziaria »


di Valentina Stella Il Dubbio 26 maggio 2017
Approvato, nell’ultimo Consiglio dei Ministri del 24 maggio, su proposta della ministra per Pubblica amministrazione, Marianna Madia, il riordino delle carriere delle forze di polizia e delle forze armate. Il provvedimento punta essenzialmente ad allineare le carriere di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Forze Armate e Polizia Penitenziaria; inoltre sono previsti aumenti di stipendio, adeguamento delle dotazioni organiche complessive, ampliamento delle opportunità di progressione in carriera attraverso la valorizzazione del merito e della professionalità. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando commenta così le novità sulla sua pagina facebook: ' Abbiamo dato conclusione al percorso di riordino e riallineamento della Polizia Penitenziaria con le altre forze armate e di polizia. Era un promessa che avevo fatto alla festa del Corpo nel corso del mio primo anno in via Arenula. Abbiamo raggiunto un traguardo importante. Un provvedimento che innova, crea percorsi di carriera più chiari, premia il merito e riconosce la dignità che merita alla Polizia Penitenziaria, corpo in prima linea nel coniugare difesa dei diritti e garanzia della sicurezza per la nostra società'. Santi Consolo, Capo del Dap, dichiara al Dubbio: «Con le misure approvate mercoledì è stato raggiunto un importante obiettivo atteso da anni, che ha notevolmente ridotto il divario preesistente con le altre forze di polizia. La Polizia Penitenziaria ha quindi ottenuto il riallineamento e l’equiordinazione che consente ai suoi appartenenti la progressione in carriera e i riconoscimenti economici adeguati agli accresciuti compiti e responsabilità. Un particolare ringraziamento al ministro Orlando per avere sostenuto con convinzione il percorso di riforma».
Soddisfatto ma non troppo Donato Capece, segretario generale del Sappe ( Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria): «Finalmente arriva a definizione il riordino delle carriere atteso da venti anni. Certamente non è quello che auspicavamo perché manca l’unificazione dei ruoli degli agenti sovrintendenti dichiara al Dubbio -; ad ogni modo apprezziamo quanto di positivo è contenuto nel provvedimento soprattutto per quanto riguarda gli aumenti economici e la possibilità di carriera dalla base fino al vertice. In buona sostanza, mio malgrado, debbo dire meglio l’uovo oggi che la gallina domani. E ora passiamo al rinnovo del contratto».

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